Cratere: boccata d’ossigeno per 110 precari

7 gennaio 2013 | 15:24
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Cratere: boccata d’ossigeno per 110 precari

Verranno prorogati per due mesi, gennaio e febbraio, i contratti degli oltre 110 precari impiegati nei Comuni del cratere sismico, esclusa L’Aquila: si tratta di personale impegnato principalmente negli uffici tecnici, che ha svolto un lavoro finalizzato all’esame di pratiche altrimenti gestite a rilento, date le note carenze di organico nei piccoli comuni.

Tutto ciò in attesa dei risultati del cosiddetto “concorsone” che porterà all’assunzione di 300 persone a tempo indeterminato nel Comune dell’Aquila e negli altri 56.

La conferma della proroga arriva da Emilio Nusca, coordinatore dei sindaci del cratere. «La richiesta degli amministratori di prorogare i Co.co.co é stata recepita dal governo – spiega Nusca – Abbiamo inoltrato a fine dicembre istanza al dirigente del Diset, Aldo Mancurti, braccio operativo del ministro Barca, e a giorni ci sarà l’ok».

La disposizione avrà effetti retroattivi dal primo gennaio 2013, per impedire l’interruzione dei servizi negli uffici tecnici dei Comuni.

«Dovremo avere elasticità in questa fase di transizione – prosegue Nusca – perché è chiaro che ci vorrà qualche mese per l’entrata a regime degli uffici. Ma da marzo i vincitori del concorsone saranno operativi negli uffici speciali e delle aree omogenee. E’ logico – prosegue il rappresentate dei sindaci – che le amministrazioni comunali potranno concordare, a seconda delle loro specifiche e varie esigenze in merito alle pratiche di ricostruzione, come avvalersi di questi uffici. A fine febbraio, comunque – conclude Nusca – cesserà la ‘gestione Mancurti’ e ci sarà un nuovo governo. Quel che è certo è che, grazie alle scelte condivise, il territorio comunque sarà l’attore protagonista della nuova governance per la ricostruzione».

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