
«Se metti una mela marcia nello spogliatoio può infettare tutti gli altri. Io ho avuto modo, per vicende della vita, di dare un giudizio sull’uomo Balotelli, non accetterai mai che facesse parte dello spogliatoio del Milan». Il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, ha chiuso definitivamente la porta ad un possibile arrivo in rossonero di Mario Balotelli, l’attaccante del City che sembra in rotta con Mancini ed il suo club.
L’ex premier, ospitr a ‘Lunedi’ di rigore’ su Antenna3, ha invece blindato il gioiello El Shaarawy, assicurando che non farà la ‘fine’ di Ibrahimovic e Thiago Silva, sacrificati per la salute del bilancio. «Come è stato nel passato per i vari Maldini e Baresi – ha spiegato Berlusconi – El Shaarawy può fare per sempre parte della nostra storia. Non ci saranno possibilità che vada via. Neanche per 100 milioni di euro? Nessuno offrirà una cifra del genere, c’è una regola europea e non si può spendere più di quanto si incassa. E per una giusta competizione bisognerà che anche i club di sceicchi e russi si attengano al fair play finanziario».
Assicurato che Pato tornerà a Milanello tra un anno e mezzo e che la nuova classe di arbitri “mediamente funziona”, Berlusconi, che ammette come il club sia sulle tracce di tre giovani (“Un italiano e tre stranieri”), è più criptico sul futuro di Allegri (“Passiamo alla prossima domanda”), mentre non nasconde di subire il fascino di Guardiola, che proprio ieri ha svelato di voler tornare ad allenare.
«Ho sempre desiderato portarlo al Milan – conclude – Fino all’anno scorso la squadra aveva campioni di alta classe che avrebbero potuto applicare il gioco che insegna. Poi ha voluto fare uno stacco con il calcio e per un anno si è trasferito a New York. Si sono fatte avanti delle società con dentro amici di antica data di Guardiola e noi abbiamo giudicato di non avere chance, nonostante lui mi avesse detto che il Milan gli era simpatico e provasse ammirazione nei miei confronti. Mi ha anche svelato una sua grande attenzione per il Lago di Como, dove potevo offrirgli una bellissima villa. La villa c’è ancora per lui, ma le percentuali che arrivi al Milan sono molto basse».
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