
Sisma del 1915, la Marsica non dimentica. A quasi un secolo dal terremoto che rase al suolo Avezzano, domenica 13 gennaio – giorno dell’anniversario del sisma – la drammatica alba di lutto di 98 anni fa sarà ricordata dall’amministrazione comunale con una serie di celebrazioni, aperte, alle 10, dalla deposizione di una corona di alloro ai piedi del monumento dedicato ai martiri del terremoto. Qui, alle pendici del monte Salviano, il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, e il vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro insieme ad amministratori, autorità civili e militari, associazioni d’arma e del volontariato, tributeranno il doveroso omaggio alle migliaia di persone rimaste sotto le macerie.
Nella giornata del “ricordo” il Comune deporrà le corone d’alloro in altri due luoghi simbolo della tragedia: il cimitero della città e il monumento della chiesa di San Bartolomeo distrutta dal terremoto.
«Quell’alba tragica, che in pochi attimi sconvolse Avezzano e la Marsica, resterà impressa per sempre – sottolinea Di Pangrazio – onorare la memoria delle migliaia di persone, tra i quali tanti giovani all’alba della vita, vittime innocenti di quell’immane disastro che mutò per sempre il volto della città e della Marsica, è un dovere umano, civile e morale. Avezzano e la Marsica, comunque, seppur distrutti dal terribile sisma, grazie alla tenacia, la determinazione e l’impegno, hanno saputo rialzarsi».
lle 10.30 la carovana del ricordo farà tappa al castello Orsini Colonna dove è in programma la presentazione del libro [i]13 gennaio 1915 Quando il terremoto sconvolse le menti[/i] scritto da Maurilio Di Giangregorio. Seguirà la presentazione di un documentario storico a cura del Fai (Fondo per l’ambiente italiano) delegazione di L’Aquila-Gruppo di Avezzano. Nel pomeriggio, alle 17, è in programma la aanta messa nel aantuario della Madonna del Suffragio, celebrata dal superiore provinciale don Pierangelo Ondel.
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