Inchiesta Fira, parola a Masciarelli

9 gennaio 2013 | 14:42
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Inchiesta Fira, parola a Masciarelli

La testimonianza dell’ex presidente della Fira Giancarlo Masciarelli ha caratterizzato, oggi, a Pescara, il processo riguardante l’inchiesta sulla Finanziaria regionale, che nell’ottobre del 2006 portò all’arresto dello stesso Masciarelli e di altre dieci persone tra dirigenti della Finanziaria regionale e imprenditori, accusati a vario titolo di una truffa alla Regione e all’Unione europea da 16 milioni di euro.

Il processo conta in totale 63 imputati (27 persone e 36 società). Masciarelli, che per questa vicenda e quella riguardante presunte tangenti nella sanità abruzzese ha patteggiato una pena di tre anni a quattro mesi, ha ricostruito il suo ruolo all’interno della Fira e, per quasi tre ore, ha risposto alla domande del pm Annarita Mantini.

In particolare Masciarelli ha sostenuto che i finanziamenti erogati dalla Fira erano tutti regolari e che non c’era conflitto di intesse con la società Tecnos, di cui all’epoca era presidente, in quanto la Fira è un mero organo esecutore della Regione e non ha discrezionalità.

In aula ha parlato anche delle sponsorizzazioni ai partiti, in particolare a Forza Italia: «c’era – ha detto – la disponibilità degli imprenditori a contribuire in maniera economica al pagamento delle tessere. Le sponsorizzazioni alla politica – ha precisato- non venivano date per aggiudicarsi i bandi, ma dopo. Alcune società – ha aggiunto- si rendevano disponibili alle sponsorizzazioni perchè è un sistema che funziona così, non c’è costrizione, non c’è nulla».

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