
di Antonella Calcagni
Addio soggetto attuatore, il 2012 ha portato via anche la macchina organizzativa che fino a oggi ha gestito il trasporto e lo smaltimento delle macerie. Ad occuparsi di tutta la filiera, dalla a alla zeta, dovrà essere da ora in poi il Comune dell’Aquila.
Si tratta di un altro passaggio di competenze dal regime straordinario a quello ordinario, si spera non al buio. Certo è che dal primo gennaio è tutto fermo. Due le versioni: il presidente Asm Luigi Fabiani sostiene che manchi la «materia prima» in quanto tutto l’inerte è stato smaltito. Sarà anche vero, ma da fonti comunali invece si apprende che i Rup delle macerie sono assediati quotidianamente da cittadini che sono impossibilitati a demolire in mancanza del trasporto e dello smaltimento del materiale.
Insomma, non c’è tempo da perdere. Questa mattina in Comune l’assessore Roberto Riga, parteciperà ad una riunione operativa tesa a giungere al più presto alla definizione di una nuova convenzione il cui “deus ex machina” è l’amministrazione comunale.
Il sindaco o l’assessore Roberto Riga diventeranno il nuovo soggetto attuatore prendendo il posto dell’Ingegner Giuseppe Romano. Braccio operativo sarà l’Asm che si occuperà dello smaltimento delle macerie pubbliche e private anche grazie all’aiuto di altre due società che saranno scelte con un bando pubblico. A disposizione ci sarebbero 21 milioni di euro.
Al momento sono a braccia conserte gli addetti alle macerie, dipendenti dell’Asm, in attesa della nuova convenzione per entrare in pista. Il metodo dovrebbe tuttavia essere quello già collaudato.
Sul trasporto c’è ancora un punto interrogativo: l’assessore comunale Roberto Riga intende verificare la possibilità che anche con la nuova convenzione possano essere l’Esercito e i Vigili del Fuoco ad occuparsi del trasporto. In tal caso non sarebbe necessario il ricorso ad altre società. Il tutto comunque sarà deciso da oggi e nel giro di qualche giorno.
Come eredità preziosa l’Ingegner Romano lascia un metodo sperimentale per l’individuazione e catalogazione con un microchip applicato in situ alle pietre di pregio dei palazzi vincolati. Un sistema già collaudato dagli operatori e unico in Italia.