Movida: chiude la Bavarese

9 gennaio 2013 | 16:18
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Movida: chiude la Bavarese

di Alessia Lombardo

La Bavarese ha abbassato ieri la serranda: [i]game over[/i].

Il pub, situato nel centro storico aquilano, dice addio dopo la bocciatura del ‘piano B’ dei commercianti del corso stretto per la ricollocazione e i lasciti troppo pesanti della chiusura coatta nei mesi scorsi per il controllo della messa in sicurezza degli edifici.

Prima sedotti, poi abbandonati gli esercenti del cuore della città, compreso l’ormai ex proprietario del pub, Andrea Banelli che, rintracciato telefonicamente fuori città, ha comunicato di aver messo un punto con il capoluogo d’Abruzzo. «Ho ‘smantellato’ tutto: all’Aquila non torno più – ha spiegato – sicuramente nella mia decisione ha pesato soprattutto la chiusura del centro storico per la verifica dei puntellamenti e il fatto che si è parlato poco della successiva riapertura». «Gli affitti sono alle stelle – ha tuonato – e il Comune fa richieste anche sul suolo pubblico. È stato gestito tutto molto male. Personalmente ci ho provato, ma sono stato costretto ad andare via. Sono già sulla costa».

L’esercente, aquilano doc, che aveva rilevato l’attività da circa un anno dal precedente proprietario, sta valutando il da farsi. «In realtà sto valutando delle proposte di vendita – ha rivelato all’indomani della chiusura – ma sono in attesa di capire se voglio riposizionarmi altrove».

Per la verità, nonostante le importanti spese per il canone mensile, l’attività non andava poi così male, ma la chiusura coatta è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. «Peccato – ha sottolineato – avevo tantissimi clienti e, dopo la chiusura forzata, piano piano stavo ringranando. È tutta colpa di chi comanda: con leggi e ordinanze creano solo confusione».

«A questo punto – ha aggiunto – era meglio non autorizzare la riapertura dei locali. Invece ci hanno dato soltanto un contentino perché poi le cose sono state fatte a metà».

Pensiero comune nei commercianti del corso stretto. «Pensavano – ha concluso- che mettendo le luminarie per le feste natalizie si sarebbero risolti tutti i problemi. All’Aquila non spenderò più un euro».

Il sentimento di malcontento invade tutto il corso stretto con lo storico Bar Gran Sasso che chiuderà a fine mese e altre attività che, come sostenuto dagli esercenti, non arriveranno al 2014 e non per la partenza della ricostruzione in centro storico.

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