Chiesa luterana per il terremoto dell’Aquila

10 gennaio 2013 | 15:25
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Chiesa luterana per il terremoto dell’Aquila

La chiesa Evangelica Luterana in Italia (Celi), ente ecclesiastico che riunisce le comunità luterane dell’intera penisola e i cui rapporti con lo Stato italiano sono regolati dall’Intesa siglata nel 1993, annuncia che si terranno cinque concerti in diverse città italiane nell’ambito dell’iniziativa “La Chiesa Luterana per il terremoto dell’Aquila”.

Subito dopo il terremoto del 2009, le quindici comunità luterane, dalle Alpi alla Sicilia, si attivarono per una raccolta fondi che, durata diversi mesi, si concluse con la disponibilità di una somma finale di 15.000 euro.

Essendo un ammontare piccolo in generale, ma rilevante per le poche migliaia di luterani d’Italia, la Celi decise di non destinarlo a iniziative generiche di ricostruzione, ma di attendere per individuare un progetto ad hoc che fosse capace di sostenere i giovani aquilani in campo culturale.

Così, nel marzo del 2012, anno dedicato dai luterani al binomio “Riforma e Musica”, il Concistoro ha deliberato il finanziamento di cinque concerti – a Milano, Sanremo, Torre Annunziata, Napoli e Roma dall’11 al 27 gennaio – mediante assegnazione di borse di studio da 1.500 euro cadauna a 10 giovani protagonisti della musica che si esibiranno compiendo un rapido percorso sull’evoluzione della preghiera nello stile musicale dal ‘600 al ‘900.

Gli assegnatari della borsa sono studenti di canto del conservatorio “Alfredo Casella” de L’Aquila e giovani musicisti del capoluogo abruzzese, selezionati da Maria Chiara Pavone, docente di canto presso il medesimo istituto di formazione musicale nonché ideatrice del progetto.

Ecco i loro nomi: i soprani Giulia Valentini e Annalisa Tassoni, i contralti Ylenia Scimia e Claudia Di Carlo, i tenori Andrea De Santis e Stefano Guadagnini, i bassi Alessio Forcina e Gianmarco Di Cosimo. Affiancati dal Maestro Francesco Sorrentino, violoncellista, e dal maestro Marco Di Marco, organista, che hanno contribuito alla preparazione e al completamento del programma.

L’iniziativa della Celi non è solo uno strumento di solidarietà ma ha un fondamento culturalmente valido ed è ricca di contenuti artistici: una piccola serie di concerti “veri”, perché tenuti al di fuori del noto ambiente accademico, consente infatti agli studenti di vivere un’esperienza di grande valore umano e culturale.

«Per la nostra Chiesa, questo piccolo progetto è importantissimo perché mira a sostenere e valorizzare i giovani aquilani, trasmettendo un messaggio di speranza: nonostante le notevoli difficoltà del post-terremoto, è possibile restare nel capoluogo abruzzese per continuare a studiare, migliorare e perfezionarsi. A tal fine, anche alla luce del rilievo che la musica ha nella formazione e nei culti luterani, apriamo le porte delle nostre chiese per dar loro la possibilità di esibirsi e di mostrare le loro capacità artistiche di fronte a un pubblico curioso e competente: un incentivo a continuare a credere nel proprio talento, nella propria passione, nel proprio futuro» spiega Angelo Ruggieri, membro del Concistoro della Celi e responsabile del progetto.

E proprio l’impegno per la cultura è da sempre rilevante per la Celi che, capace di evolvere con la società, è attiva non solo nella cura delle anime, ma anche in numerose sfere della società: oltre alla cultura, anche in ambito di sanità, scuola, assistenza a poveri e immigrati, educazione ambientale, pari opportunità uomo-donna, difesa delle diversità e lotta alle discriminazioni, partecipazione al dibattito etico, religioso e politico.

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