Assemblea cittadina, verbale del 9 gennaio

12 gennaio 2013 | 12:22
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Assemblea cittadina, verbale del 9 gennaio

L’Assemblea cittadina dell’Aquila ha tenuto il primo incontro, lo scorso mercoledì, sul Decreto attuativo del Decreto Legge Barca, nell’ambito dell’iniziativa promossa “ Il Piatto è servito: le responsabilità della mancata ricostruzione”. Ben cinque sono gli incontri in programma, a cadenza settimanale, ogni mercoledì, a partire dal 9 gennaio 2013.

Le qualificate relazioni dei tecnici ed i partecipati interventi dei cittadini hanno permesso di focalizzare i nodi ed i problemi presenti nella “Bozza del decreto attuativo del D.L. Barca”

E’ emerso lo stato di esteso disagio e di confusione operativa in cui si trovano ad operare i cittadini ed i progettisti, per la ricostruzione delle loro case.

In sintesi, si è sottolineata l’urgenza dell’approvazione della Bozza che, al contempo, necessita di

modifiche sostanziali alle confuse procedure previste, alla deleteria sovrapposizione delle competenze, anche in materia di norme urbanistiche di pianificazione, proprie del livello comunale o, addirittura, regionale.

E’ stata evidenziata la comprovata latitanza della Regione Abruzzo e l’elusione dei dovuti compiti primari, come l’approvazione del Progetto Speciale per il Cratere con fondi disponibili ed il conseguente Piano Pluriennale di Attuazione. La stessa Regione ha mancato di creare e potenziare sia un Ufficio geosismico regionale, sia gli Uffici che si occupino di tali materie, presso le Province. Gravissima, poi, la responsabilità di non essersi ancora dotata, a ben quattro anni dal sisma, di un’apposita legge regionale sul terremoto, così come, invece, ha già provveduto a porre in essere la regione Emilia Romagna.

E’ stato evidenziato, ancora, il caos programmatico e pianificatore del Comune dell’Aquila e la mancanza della volontà di rivedere immediatamente ed organicamente la strumentazione urbanistica che, secondo notizie recenti, è stata rinviata di almeno 5 anni, per privilegiare la logica delle piccole varianti, “contrattate” per ogni singolo caso.

E’ stato sottolineato dal prof. Salvatori come improprio e sproporzionato il limite del 60 % per l’adeguamento sismico, previsto nella Bozza.

E’ stato poi denunciato il latente gioco delle parti, di chiara impronta partitica ed elettoralistica,

tra i vari soggetti istituzionali, senza l’adozione di alcuna iniziativa valida, improntata su un vero e responsabile concorso per la risoluzione dei problemi del Cratere e della città.

Si è sollevata, inoltre, grande perplessità in merito all’istituzione dei due Uffici Speciali per la Ricostruzione: la loro mancata unicità fa prevedere, fondatamente, conflitti concorrenziali.

E’ ,invece, auspicabile il varo di uno Sportello Unico. Dubbi sono sorti anche in merito all’autorevolezza tecnico-disciplinare dei due responsabili nominati dal Ministero, del tutto estranei alle problematiche del Cratere e alle materie da affrontare.

E’ stata infine reclamata l’assoluta necessità di chiarezza sulle reali disponibilità economiche per la ricostruzione. Si è parlato di cifre: una cospicua parte dei 2.245.000.000 dei fondi a disposizione, pari a circa 1.300.000.000, verrà assorbita dalle spese pregresse e non ancora tutte rendicontate (pagamento per gli espropri, progetto reti sottoservizi, perizie per la case classificate E ancora giacenti e non impegnate, ecc.).Per i soli assi principali del centro storico del Capoluogo, intesi come insieme di tutti gli edifici fronteggianti Corso Federico II, Via Verdi, Via Sallustio, occorrerebbero dagli 800 milioni al miliardo di euro. Appare chiaro, quindi, che le tesi trionfalistiche assunte dall’Amministrazione in periodo elettorale, sono tese ad infondere un ottimismo che non ha ragione alcuna di essere.

LE RISORSE FINANZIARIE SINO A QUI STANZIATE SONO NETTAMENTE INFERIORI ALLA REALE NECESSITA’ D’UNA RICOSTRUZIONE TEMPESTIVA DEL CENTRO STORICO.

L’Assemblea cittadina si è quindi impegnata, insieme con gli ordini ed i rappresentanti tecnici ed universitari, ad attivarsi in ogni sede per tentare di modificare norme e programmi nel corso della loro elaborazione ed approvazione, nonché per ottenere al più presto risposte concrete sui veri problemi della città e del Cratere, visti in una logica organica ed unitaria.

Il prossimo incontro di mercoledì 16 gennaio 2013, sempre al Palazzetto dei Nobili, avrà il seguente titolo: “Tra Piano OCSE e Piano strategico comunale, quali le immediate e praticabili indicazioni operative”.

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