Chi nasce in Italia è italiano

12 gennaio 2013 | 15:41
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Chi nasce in Italia è italiano

Vite sospese quelle degli immigrati di seconda generazione, i bimbi cioè nati sul suolo italiano, e aquilano in particolare, in cerca di una identità. I loro genitori hanno perso le tradizioni di origine o non sono nelle condizioni di tramandarle, mentre rifiutano inconsciamente di adattarsi a quelle italiane. E allora questi minori sono figli di nessuno, non possono avere la cittadinanza italiana fino al compimento della maggiore età quando potranno richiederla, a causa dell’attuazione dello Ius saguinis in luogo del più illuminato, Ius soli, applicato in tutti gli altri Stati europei. Il dibattito in Italia è molto acceso, persino il presidente Napolitano nel suo discorso di fine anno ha sollecitato il cambiamento della legge.

Da Appello per L’Aquila arriva un ordine del giorno già presentato in Comune teso al riconoscimento della cittadinanza onoraria ai minori nati sul territorio italiano da genitori immigrati regolari e stabilmente residenti nel territorio. Un aiuto al dibattito nazionale, un atto di civiltà che giunge per la prima volta da un comune abruzzese. Una comunità che alla fine del suo processo di ricostruzione avrà circa 8 mila immigrati.

«Il documento – ha spiegato il promotore dell’iniziativa, il consigliere Ettore Di Cesare – è l’occasione per incoraggiare l’amministrazione ad intraprendere una seria politica di governo». Gamal Bouchaib, il consigliere straniero eletto al Comune dell’Aquila ha le idee chiare sui rischi e sugli effetti devastanti di una mancata integrazione con gli stranieri, mentre Di Cesare spera in una visione condivisa in aula della questione: «la microcriminalità – mette in guardia – è il risultato della marginalità sociale». Gamal ha annunciato anche la nascita di un centro comunale per l’immigrazione. Al momento sono più meno cento i minori nati sul suolo aquilano.

A.Cal.

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