
A me il Comune ha recapitato una bolletta di oltre € 3.200 per il periodo aprile 2010 – novembre 2012. Avrei voluto pagare tutto subito, in un’unica soluzione e levarmi il pensiero.
Tuttavia, sentendo i vari discorsi che si fanno in giro (da alcuni giorni, come si vede qualche vicino, non ci si saluta, ma si chiede subito se è arrivata la “bolletta”; manco fosse la cartolina precetto per la chiamata alle armi di un figlio), ho deciso per il pagamento rateale. Vorrei spiegare il perché e a cosa esso dovrebbe preludere.
Già da qualche tempo pago regolarmente l’energia elettrica e il gas per uso cucina. Non ho mai pagato, finora, il gas per riscaldamento e acqua calda e le spese condominiali.
Da un rapido calcolo ho visto che il Comune mi sta chiedendo circa € 150 (€ 1.800 annue) al mese per queste spese; una cifra che pressapoco pagavo anche prima del sisma, per un appartamento più grande dei 60 mq del progetto C.A.S.E., in un condominio al terzo piano con ascensore, amministratore esterno e riscaldamento centralizzato obsoleto, che garantiva 14 ore di accensione del riscaldamento da ottobre a maggio grazie a un impianto distante anni luce da quelli di ultima generazione dei progetti C.A.S.E. che consentono la contabilizzazione individuale dei consumi.
Il punto è proprio questo; poiché stiamo parlando di consumi e di tariffe, ben vengano dei pagamenti in acconto, che, ripeto, sono sacrosanti e inizierò a versare da subito a rate, ma, nel frattempo, chiedo al Comune che a breve individui le soluzioni più efficienti ed efficaci che consentano a ogni singolo edificio del progetto C.A.S.E. di verificare quanto gli viene richiesto ad esempio per le pulizie scale, per la cura degli spazi condominiali (dove abitavo prima del sisma l’amministratore cambiò la ditta che si occupava di ciò perché esosa e, oltre tutto, poco professionale) e permettano, inoltre, a ogni condomino di pagare sulla base dei propri effettivi consumi.
Diversamente temo che si finirà per spalmare in maniera uniforme e, quindi, non del tutto equa e legittima i consumi complessivi. Non vorrei che il Comune abbia come unico, immediato obiettivo quello di far fronte alle spese arretrate e poi [i]chi ha avuto, ha avuto, ha avuto; chi ha dato, ha dato, ha dato, scurdammoce ‘o passato. . .[/i]
Spero, quindi, che entro la prossima primavera mi sia recapitato un nuovo avviso con informazioni sui miei consumi, su quanto viene speso per la pulizia delle scale etc etc, così da pagare il giusto che mi compete.