‘Sindaco Cialente, Lei mi deve delle scuse’

13 gennaio 2013 | 14:45
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‘Sindaco Cialente, Lei mi deve delle scuse’

Egregio Signor Sindaco di L’Aquila, Massimo Cialente,

ho ricevuto un’ingiunzione di pagamento con tanto di bollettino da versare per la TARSU, annualità di competenza 2012.

Essa fa seguito ad una telefonata “risibile” di un addetto al servizio qualificatosi “precario storico” del

Comune, il quale mi chiedeva dove inviare la comunicazione, visto che dall’indirizzo di Via Anna Magnani del Progetto C.A.S.E di Cese di Preturo la lettera era tornata indietro al mittente.

In tale occasione avevo già fatto le

mie rimostranze per la totale incompetenza dell’addetto, incapace di leggere

sul computer che dall’ottobre del 2012 sono rientrata in una casa in Pettino e,

facendo notare altresì, che avevo usufruito del contributo di autonoma

sistemazione da quando sono stata “cacciata” da Cese con una bimba e due

persone anziane, a causa di un cambio di classificazione della casa in Pettino

da F a B, dal 31 gennaio 2011.

Ebbene, il bollettino, che non Le restituisco e che non pagherò, sarà

consegnato per una procedura che ritengo di vessazione reiterata e certamente a

conoscenza della sua persona, di alcuni suoi assessori e dirigenti.

Per ulteriore sua memoria o informazione, Le riepilogo quanto appresso:

a) il 3 ottobre 2009 mi è stata consegnata la chiave dell’alloggio in Cese;

b)

il 1° febbraio 2011 è stata effettuata la riconsegna delle chiavi con obbligo

a passare in autonoma sistemazione;

c) dal 1 ottobre 2012, a seguito di

“dichiarazione asseverata resa dal Comune”, sono rientrata, in posizione di

comodato gratuito, come anteriormente al sisma, in Pettino.

Come si può, quindi, inviare un bollettino relativo al 2012 in e per una

casa dove non abitavo più dal 2011?

Davvero, il Comune non possiede un listato

intimidatoria di Linea Amica?

Sono indignata. Come cittadina la disconosco come Sindaco, insieme all’intera

giunta. Chiedo provvedimenti nei confronti del precario che mi ha disturbata,

sottraendomi tempo prezioso, del Dirigente che ha firmato il bollettino e che

ha sprecato i soldi di noi contribuenti con l’invio di ben tre fogli, lettera e

francobollo.

Per giunta, Le rammento che in Pettino l’abitazione è utilizzata da altro

nucleo familiare, a me aggregato anche quando sono stata in autonoma

sistemazione. Neanche questo sapete in Comune?

Vergogna. J’accuse il vostro operato che lede i buoni cittadini, dimostrando

soltanto un’incapacità di coordinamento e gestione.

Attendo le sue scuse, sperando che qualche suo funzionario riesca a trovare

il mio indirizzo sul computer!

Prof.ssa Stefania Di Carlo