
di Marianna Gianforte
Non è il maltempo che imperversa sulle piste da sci delle stazioni aquilane a frenare l’entusiasmo dei gestori. Una stagione davvero “coi fiocchi” quella del 2102/2013, anche se non mancano le ombre, come nel caso della stazione di Campo Imperatore, partita in ritardo e male.
A registrare il maggior afflusso di turisti sono le località che più hanno investito in infrastrutture e servizi per gli utenti. Migliaia gli sciatori sugli impianti dell’Altipiano del Sangro. Migliaia anche a Ovindoli e Campo Felice. “Viaggia” su medie inferiori Campo Imperatore. Segno che laddove si investe sulle caratteristiche della montagna, fornendo servizi anche particolari, i turisti arrivano e tornano pure. Così anche l’Abruzzo dimostra di saper stare al passo con il mercato. Ma dove sono mancate iniziative promozionali e modernizzazioni, il pienone non c’è stato.
Un [i]boom[/i] di presenze c’è stato prima di tutto nella stazione sciistica dell’Altopiano del Sangro, uno dei principali bacini sciistici d’Italia. Una località che del turismo di montagna ha fatto la sua principale fonte di reddito, dove esistono centri di benessere e strutture alberghiere che non hanno nulla da invidiare alle strutture del Nord Italia, sua principale concorrente. «La stagione fino ad ora è andata abbastanza bene», commenta Roberto Del Castello, gestore degli impianti dell’Aremogna. «Quest’anno la stagione è cominciata il 6 dicembre invece che il 22 come nel 2011. Era tanto tempo che non ci capitava di aprire prima dell’Immacolata. E il periodo natalizio è stato pienone: io stesso ho faticato a trovare due stanze d’albergo per alcuni amici. Ed è stato bellissimo anche il tempo: ha nevicato molto e in più abbiamo sparato molta neve, poi c’è stato sole per tutto il periodo delle festività natalizie». «Posso dire che “a naso” il flusso di turisti quest’anno è aumentato rispetto allo scorso anno». A contribuire al trend positivo, è stata anche la tendenza di molti proprietari di case a Roccaraso e nel resto dell’Altipiano, di “riaprire” le abitazioni, decidendo di trascorrere le vacanza natalizie e la settimana bianca nel Centro Italia, invece che sulle Dolomiti, ad esempio. «Abbiamo visto luci accese in abitazioni chiuse da anni», aggiunge Del Castello, «complice forse anche l’Imu: visto che si deve pagare, i proprietari hanno deciso di usare le case invece che lasciarle inutilizzate». E per fare fronte al periodo di bassa stagione, al via una serie di gare in tutti i weekend, mentre a fine stagione ci saranno i Campionati italiani alpini, dell’Associazione nazionale Alpini, per la prima volta a Roccaraso. Oggi intanto sono scesi 40 centimetri di neve sugli impianti dell’Altipiano del Sangro.
Buon afflusso di sciatori anche nelle stazioni sciistiche di Campo Felice e Ovindoli-Magnola, mentre l’avvio di stagione nella stazione di Campo Imperatore è stato penalizzato da una serie di errori e problemi legati alla mancata manutenzione della seggiovia “Fontari” e da vicende che hanno coinvolto l’amministrazione del Centro turistico del Gran Sasso. Adesso Campo Imperatore è costretta a recuperare il tempo “perso” e gli alberghi propongono pacchetti a costi bassi per cercare di attrarre quanti più sciatori possibile.
Esultano i gestori di Ovindoli-Magnola, la stazione che ha il primato, quest’anno, della riapertura invernale: il primo dicembre. «Rispetto allo stesso periodo dell’anno abbiamo registrato il 30% di sciatori in più», spiega Massimiliano Bartolotti, titolare degli impianti. Per quanto riguarda l’affluenza negli alberghi, Bartolotti fa notare che quelli che stanno facendo investimenti infrastrutturali dotandoli di centri di benessere con sauna, idromassaggio e altri servizi, hanno registrato un incremento delle prenotazioni: «Coloro che non ne hanno fatti, hanno avuto meno vantaggi dal punto di vista dell’affluenza turistica. Questo dimostra che, nonostante la crisi, nel periodo delle vacanze l’utente vuole determinati servizi».
A Campo Felice la stagione invernale è partita il 6 dicembre e «sta andando bene», commenta Gennarino Di Stefano, direttore degli impianti di sci: «Le piste sono sempre innevate con neve naturale o artificiale, tutti gli impianti e le piste sono aperte, soprattutto grazie al bel tempo durante il periodo delle festività». Le previsioni per l’affluenza nelle prossime settimane sono legate al meteo. Un nuovo boom di sciatori è previsto a febbraio. «Se quest’anno continua così», commenta Di Stefano, «a fine stagione avremo avuto il trend migliore degli altri anni».
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