Premio regionale Saturnino, si punta a crescere

di Marianna Gianforte
La cultura e l’arte locale come strumenti per lo sviluppo economico e sociale dei piccoli Comuni. Con questa ambizione il premio regionale “Il Saturnino”, istituito nel 2007 dalla pro loco e dal gruppo corale di Tornimparte, intende procedere nella sua strada della valorizzazione delle risorse locali, attraverso la premiazione «di personalità che hanno onorato l’Abruzzo nel campo dell’arte, del sociale, della musica, delle tradizioni e del giornalismo», ha spiegato il direttore del gruppo corale Mario Santucci. La cerimonia di premiazione è avvenuta nella chiesa medievale di San Panfilo a Villagrande, in gran parte affrescata proprio dal pittore Saturnino Gatti, al quale il premio è dedicato.
Ad essere premiati, quest’anno, sono stati la soprintendente per i Beni storici, artistici ed etno-antropologici dell’Abruzzo, Lucia Arbace, per “l’intensa e silenziosa opera che, pur di fronte a mezzi finanziari scarsissimi, è volta a tutelare e salvare il patrimonio artistico che, dopo il sisma, ha rischiato e rischia di disperdersi”, si legge nelle motivazioni. Per l’antropologia è stato premiato lo studioso Angelo Melchiorre, “per la lunga attività nel campo delle ricerche e degli studi antropologici e storici con i quali ha rappresentato epoche,culture e personaggi di un mondo sul quale si fonda la nostra identità”.
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Per il giornalismo “Il Saturnino” è andato ad Angela Trentini, giornalista del Tgr, “per la particolare attenzione dedicata al sociale e al mondo degli ‘ultimi’ e della solidarietà”. Infine, per la musica, premiato il giovane direttore d’orchestra pescarese Pasquale Veleno, “per la sua brillante attività nel campo concertistico”, premio ritirato dalla moglie Ylenia, in quanto il musicista è impegnato in una tournèe in Italia.
«La cultura è uno strumento di sviluppo economico e sociale importante per i piccoli Comuni, che hanno ricchezze nascoste e da valorizzare anche attraverso un premio come ‘Il Saturnino’», ha detto il presidente della pro loco di Tornimparte, Domenico Fusari, che ha tracciato un bilancio positivo dei sei anni dall’istituzione del premio. Anche se si deve fare di più: «Abbiamo in progetto di coinvolgere un numero maggiore di associazioni per dare maggiore respiro alla cultura abruzzese», ha aggiunto. «Il premio dedicato a Saturnino Gatti è uno degli strumenti per riscoprire e valorizzare le risorse locali», ha commentato il sindaco, Umberto Giammaria. «L’economia riparte se le diamo maggiore carica culturale. In questo senso dobbiamo anche ricominciare dalle scuole e dalla formazione, trasmettendo ai giovani i valori della cultura locale».
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Melchiorre ha spiegato il suo impegno «con umiltà e studio continuo» a far conoscere le tradizioni e la storia locali, con particolare attenzione al territorio della Marsica. Per la Trentini, la difesa dle “mondo degli ultimi” è diventata una “missione”: «C’è una realtà fatta di persone che non hanno voce, io cerco di farle parlare», ha spiegato la giornalista del Tgr, «con un occhio di riguardo anche per il mondo della solidarietà che in Abruzzo è straordinario».
La Arbace ha ricordato «il grande lavoro svolto dalla Soprintendenza nel post-sisma nell’area del cratere, ma anche nel resto della regione, con pochissimi finanziamenti pubblici, usati però, con efficienza. Sono orgogliosa dei 170 dipendenti che lavorano in tutto l’Abruzzo», ha aggiunto la soprintendente, che recentemente ha pubblicato un saggio proprio su Saturnino Gatti. «Adesso mi auguro che il ministero non ci lasci senza risorse».
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