Del Turco, scontro tra magistratura e politica

15 gennaio 2013 | 14:04
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Del Turco, scontro tra magistratura e politica

Riprende domani il grande processo alla Sanitopoli abruzzese.

Fino alla sospensione natalizia sono stati ascoltati tutti i testi dell’accusa e, terminati i testi delle parti civili, inizieranno a breve le testimonianze della difesa.

Il primo ad essere ascoltato sarà Ottaviano Del Turco.

«Dopo quattro anni e una conferenza stampa da film holliwoodiano in cui si annunciava ‘una valanga di prove a carico degli imputati‘, è legittimo chiedersi dove siano finite. Come sia stato possibile decapitare una regione senza una prova tangibile delle famose mazzette di Angelini consegnate ai vertici regionali.»

David Filieri, socialista ed ex assessore al comune di L’Aquila, apre un’amara riflessione in questa nota inviata al Capoluogo.it.

«Ottaviano Del Turco, eletto democraticamente presidente della Regione Abruzzo con oltre il 60% delle preferenze, è stato [i]licenziato e demolito nella credibilità e nell’immagine dalla magistratura[/i]. – Prosegue Filieri – lo affermo con l’onestà intellettuale di chi alle elezioni del 2005 non era a fianco di Del Turco, ma sosteneva fermamente Giovanni Pace.

Trenta giorni di detenzione preventiva e ora [i]’una vita spesa da imputato'[/i], come lo ha definito il criminologo Achille Saletti nel suo articolo apparso su Il Fatto Quotidiano.

Una carriera da presidente della Commissione Anti Mafia, Senatore, Ministro delle Finanze e Parlamentare Europeo (presidente della commissione Affari Sociali) terminata il 14 luglio 2008 – si legge nella nota.

In Italia è in atto uno scontro frontale tra magistratura e politica. Non credo ci siano interessi personali che muovano i primi ad attaccare le singole persone ma credo, piuttosto, che i magistrati si contrappongano a ciò che i politici rappresentano. Questa lotta è la costante degli ultimi 20 anni, iniziata con l’arresto di Mario Chiesa il 7 febbraio 1992 preso con 7.000.000 di lire di tangenti.

La Regione Abruzzo sconta due violenti episodi di questa guerra: l’azzeramento giudiziario delle amministrazioni Salini e Del Turco. Nel 1992 nella notte di San Michele, il 29 settembre, furono arrestati Rocco Salini e sette componenti la sua Giunta… il resto è cronaca».