
«Questo Governo, e me ne rammarico, ha perso l’occasione di dare le giuste risorse in sede di discussione della legge di stabilità». Questo il rimprovero fatto dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, al ministro per la Coesione territoriale uscente Fabrizio Barca, che per circa un anno è stato inviato del governo Monti in materia di ricostruzione post-sisma dell’Aquila.
È uno dei passaggi salienti dell’intervento di oggi del primo cittadino al convegno nazionale promosso dalla Cgil sulla ricostruzione, che ha visto tra i presenti il segretario nazionale, Susanna Camusso, il presidente della Regione Marche, Vasco Errani, e il ‘collega’ abruzzese, Gianni Chiodi, oltre che lo stesso Barca.
Dopo il «grave errore, che lascia una pesante eredità a chi verra dopo», la certezza dei fondi per L’Aquila secondo Cialente «dovrà essere il primo punto in agenda per il nuovo Governo». Soprattutto considerato che, questo l’allarme di Cialente, «oggi sta subentrando tra i cittadini un pesante sentimento di sfiducia», perché «28 mila persone sono ancora fuori delle loro case, le case ‘E’ della periferie ancora non sono state ricostruite e di questo dobbiamo prendere atto ponendo finalmente rimedio».
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