Guardiola al Bayern, l’ultimo schiaffo dei tedeschi al Milan

16 gennaio 2013 | 19:14
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Guardiola al Bayern, l’ultimo schiaffo dei tedeschi al Milan

«Guardiola? Chi non vorrebbe Guardiola. Ci sono i club inglesi che insistono, in particolare il City che ha dei dirigenti che lo conoscono bene. Noi saremo presenti, ma è difficile». Milanello, 24 novembre 2012.

Le parole di Silvio Berlusconi scatenano una ridda di congetture sul futuro di Allegri, che torna immediatamente sulla graticola, nonostante ogni giorno faccia i salti mortali carpiati per ricostruire il Milan, in estate raso al suolo da Galliani, su input del Cavaliere.

«Il Bayern FC comunica di avere ingaggiato Pep Guardiola con un contratto che avrà valore dal 1° luglio 2013 al 30 giugno 2016». Monaco di Baviera, 16 gennaio 2013. Con un laconico comunicato, il club numero uno di Germania annuncia al mondo il vero, autentico colpo di mercato dell’anno. La signora Merkel stavolta non c’entra, ma, calcisticamente parlando, si tratta dell’ultimo schiaffo tedesco al Cavaliere.

Vicecampione d’Europa uscente, dopo avere persola finale conil Chelsea di Di Mateo proprio all’Allianz Arena, il Bayern è capolista dela Bundesliga con 9 punti di vantaggio sul Bayer Leverkusen e 12 sui campioni in carica del Borussia Dortmund. In Champions League, vinto il girone della prima fase, negli ottavi di finale i bavaresi affronteranno l’Arsenal.

Pep Guardiola compie 42 anni venerdì 18 gennaio. È già entrato nella storia del calcio mondiale sia per essere stato una bandiera del Barcellona quando ne era uno dei giocatori più rappresentativi sia per averlo allenato con risultati strepitosi: in 4 anni, dal 2008 al 2012, il signore catalano ha vinto 2 Champions, 2 mondiali per Club, 2 Supercoppe Europee, 3 campionati, due Coppe del Re, tre Supercoppe di Spagna. Quattordici trofei conquistati con un gioco spumeggiante, nel segno di Messi, Xavi, Iniesta, Puyol, degli altri campioni blaugrana e dei 28 giocatori che Guardiola ha lanciato in prima squadra prelevandoli direttamwnte dalla mitica Cantera, il vivaio del Barcellona.

Berlusconi sognava Guardiola, ma è insuperabile la concorrenza del Bayern per questo Milan ridimensionato che,dopo avere lasciato andare Pirlo alla Juve nel 2001, negli ultimi sei mesi ha salutato Ibrahimovic, Thiago Silva, Pato, Nesta, Seedorf, Inzaghi, Gattuso, Zambrotta, Van Bommel.

Non è soltanto una questione d’ingaggio: i bavaresi garantiscono al nuovo allenatore (si parla di 10 milioni a stagione), premi esclusi.

La Bundesliga vuole diventare il primo campionato del mondo, scavalcando l’indebitatissima Premier League e ce la farà. Il Bayern è l’immagine migliore del calcio tedesco: stadio fantastico, bilancio che scoppia di salute, grande potenza tecnica ed economica, capacità di programmazione, valorizzazione del vivaio (Kroos, Badstuber, Muller, Schweinsteiger, Alaba provengono da lì).