
di Valter Marcone
Io non avevo che carezze per te
e parole d’amore allo scendere
della sera. Con il cuore nella notte
incontro ad un nuovo mattino
ascoltavo il tuo respiro ed era
come una ragnatela azzurra
di sogni sulla tua bocca addormentata.
Viene sovente il vento dalla terra
oltre il mare e porta con sé
il profumo delle rose e dei fiori
dei giardini di quell’altra terra.
Porta con sé il respiro degli alberi
spogliati da un mite autunno. Porta con sé
nuove parole per un amore un po’ pazzo
e un po’ imbroglione spogliato
pure lui dalla solitudine per la tua
assenza un po’ dolce, un po’amara.