
Giovani e sport: un binomio che di questi tempi sta rivestendo una grande importanza per la società, vista l’animosità che c’è fra le piccole generazioni e vista la disciplina ed il rispetto che lo sport insegna. Eppure, nel mezzo di tanti tifosi di calcio, c’è chi il calcio proprio non lo segue e lancia le sue “mire espansionistiche” verso altri terreni di gioco.
{{*ExtraImg_91481_ArtImgRight_300x400_}}Parliamo del Taekwondo, sport che conta il maggior numero di praticanti in tutto il mondo, che affonda le sue radici nell’antica arte marziale coreana ed è considerato uno sport da combattimento a contatto pieno nato fra gli anni ’50 e ’60 (nonché sport nazionale in Corea del Sud) basato principalmente sull’uso di tecniche di calcio. Combina tecniche di combattimento volte alla difesa personale, alla pratica agonistica soprattutto come sport olimpico, ma anche come esercizio ed in alcuni casi filosofia e meditazione.
Perché questo sport e non il calcio? È Lino Ciaccia, campione under 25 del Taekwondo, atleta del centro Taekwondo Celano, proprietà dei maestri Cotturone, che risponde: «Il Taekwondo, essendo una disciplina marziale, forma prima di qualsiasi altra cosa il carattere delle persone; insegna ad avere rispetto e umiltà nell’affrontare la vita di tutti i giorni».
{{*ExtraImg_91482_ArtImgLeft_300x225_}}E la passione per questo sport da dove nasce? «Io devo ringraziare i miei genitori che mi portarono in palestra già alla tenera età di 6 anni; iniziò tutto così, per gioco. Poi, col passare del tempo, è nato un vero e proprio amore per questa disciplina e da quel momento non sono più riuscito a farne a meno. A praticare questo sport siamo in tanti, basti pensare che alle Olimpiadi di Londra ben tredici portabandiera di diverse nazioni erano atleti di Taekwondo. In Italia con la nuova medaglia Olimpica di Carlo Molfetta c’è stato il boom di iscrizioni nelle palestre e il numero continua a crescere».
«Il centro taekwondo Celano – spiega ancora Ciaccia – è ormai una bellissima realtà, a partire dai miei maestri Lucio Cotturone, ex militante della Nazionale Italiana e Calvino Cotturone che fu riserva Olimpica di Sidney 2000, che lo hanno messo in piedi. Nell’ultimo quadriennio olimpico stilata la classifica delle migliori società italiane di Taekwondo il Centro Celano rientra tra le prime trenta d’Italia. Sono parecchi i trofei vinti in questi anni, dai titoli interregionali a quelli Italiani con medaglie di ragazzi che fanno ben sperare per il futuro. Personalmente, mi sono laureato vice campione italiano quando ero nella classe juniores, ma il titolo più recente è stato il terzo posto raggiunto al campionato universitario di Messina 2012».
{{*ExtraImg_91483_ArtImgRight_300x200_}}La palestra celanese, inoltre, sembra avere ancora tanti assi nella manica della divisa, come afferma il giovane atleta: «Sono tantissime le competizioni da affrontare per questo nuovo anno, a partire dai Campionati Italiani che sono la massima espressione del Taekwondo in Italia, fino ad arrivare ad eventi interregionali comunque molto importanti. Io mi sto preparando al meglio per i Campionati Universitari che si terranno a Cassino».
Buona Fortuna allora, a chi nello sport ci mette l’anima, oltre al solito corpo.(g.c.)
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