Lettera di un tifoso dell’Atalanta sulla giustizia sportiva

Signori, nel senso arcaico medioevale del termine, della Federazione italiana giuoco calcio e della giustizia federale, grazie.
Con la sentenza del 17 gennaio 2013, che farà da giurisdizione ed esempio per il futuro, è stata scritta la parola [i]game over[/i] sul calcio.
C’e stata la riprova, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che la legge non è uguale per tutti o meglio la legge vale solo per qualcuno, solo per quelli che contano per lor signori.
L’obbrobrio della responsabilità oggettiva viene applicata solo contro chi non appartiene alla casta del potere, a chi non appartiene all’élite del calcio business.
Han pagato solo società ritenute minori, che in teoria dovevan servire da esempio per tutti, ma che in realtà son state solo il capro espiatorio e le vittime da sacrificare in questo becero sistema.
Grazie signori, perché avete infranto la passione a noi che sacrifichiamo il nostro denaro per seguire la squadra del cuore, che sacrifichiamo il nostro tempo su forum e siti per amore verso questo sport.
Noi tifosi che avete abituato a uno spettacolo circense che non regala più emozioni ed i suoi interpreti matusalemme capaci solo di attuar restrizioni e di far ridere, si’ridere ma di rabbia e delusione ed indignazione.
Questo “circo pallonaro” che propone solo scandali, corruzioni, errori madornali, mercenarismo verso il dio denaro, è giusto che chiuda baracca.
Questo sarebbe lo spettacolo che dovrebbe attirare ed educare intere famiglie? Per cosa?
Per sentirsi presi in giro? Meglio allora una allegra passeggiata o gita fuoriporta tra le bellezze vere del nostro paese, lontano da stadi e da questo mondo calcistico inetto.
Noi tifosi chiediamo a giornalisti, addetti ai lavori e società di fermarsi un attimo e provare a riflettere seriamante su tutto ciò.
Tifosi, di tutte le bandiere, si stan rendendo conto che è ora di finirla, è ora di fare qualcosa che ci ridia la nostra passione, il nostro diritto ad avere un calcio equo e pulito.
Certo è che se si ripropongono sempre personaggi ormai preistorici, e di comodo, alla guida del sistema, la speranza resta una mera utopia.
Se questi signori voglion continuar cosi’, voglion solo creare un campionato d’élite per pochi, che lo facciano pure, ma liberateci da questo incubo, basta saperlo e ne prenderemo le distanze.
Aspettavamo sulle rive del fiume che la giustizia facesse il suo corso naturale ed ovvio con tutti indistintamente, ma è ora di alzarsi, girare le spalle e tornarsene a casa senza illusioni e camminando a testa alta, perché noi tifosi possiam permettercelo.
Tanti han deciso di chiudere con il calcio, di dare l’addio a quello che ormai non è più uno sport reale e leale…portando comunque sempre nel cuore i propri colori.
Spero che qualcuno riesca a riaprire il cassetto della nostra passione, per ora la chiave di tanti è stata gettata via grazie a lor signori.
I nostri nonni e padri ci hanno insegnato a lottare, spero che tutti lo faremo per restituire dignità a questo sport finito in lugubri sabbie mobili, a restituire la voglia di esser tifosi.
D’altronde le piccole o grandi conquiste son partite sempre da quelli meno considerati, ma con maggior spirito e coscienza propositiva.
Roby G.
Tifoso fiero ed orgoglioso dell’Atalanta