
di Antonella Calcagni
Il lunedì dalle 18 in poi si parlerà solo di nuovo Piano regolatore negli uffici di Villa Gioia. Si tratta del primo passo verso un Prg partecipato. La novità è stata decisa in occasione di una recente riunione di maggioranza con il sindaco Massimo Cialente.
A riunirsi sarà una commissione tecnico-politica composta dal presidente della commissione Territorio Enrico Perilli, dai capigruppo in consiglio comunale, dall’assessore e altri tecnici comunali.
L’obiettivo sarà quello di arrivare entro la primavera a sfornare la delibera di salvaguardia, propedeutica al nuovo piano regolatore. Prima di ciò, l’amministrazione intende rimettere mano anche alla delibera sulle aree bianche, lasciata a metà con un mero atto di indirizzo alla fine della scorsa legislatura.
La serie di incontri sembra prendere le mosse da una relazione che il consigliere Pierluigi Properzi (Domani L’Aquila) ha presentato alla Commissione Territorio. Nel documento, il docente universitario definisce il nuovo piano un «atto fondativo» della nuova città dell’Aquila. La sua elaborazione impegnerà pertanto l’intera comunità, dal sindaco agli assessori e cittadini.
In questa logica divengono importanti strumenti e luoghi di partecipazione. Properzi stima i tempi di elaborazione del nuovo piano in 18/20 mesi. Alla luce dell’adesione totale della commissione e della maggioranza a questo documento c’è da giurare che il professor Properzi potrà avere un ruolo attivo nel redigendo ufficio del piano. Anche perché egli rappresenterebbe, al di là delle appartenenze politiche, la memoria storica del piano vigente redatto negli anni settanta.
Il ruolo del nuovo piano non sarà il consumo di suolo anche perché non ce n’è. Sarà invece quello di far acquisire alla città una nuova dimensione di «cerniera della macro regione». Variante di salvaguardia e variante di assestamento dovranno peraltro affrontare problemi annosi quali il destino delle casette, e quello dei vincoli decaduti.
Sempre nella riunione di maggioranza sembra sia stata conivisa anche dal sindaco Massimo Cialente la revoca dell’ordinanza dello stesso sindaco che ha provocato una deregulation dei capannoni in città.