
Dura la reazione dei familiari delle vittime della Casa dello Studente per le [url”intercettazioni”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Secure/Detail_News_Display?ID=48101&typeb=0[/url] in cui l’ex prefetto della città Giovanna Maria Iurato dice di aver riso pensando alla sua finta commozione durante la visita, appena nominata prefetto, davanti allo studentato dove morirono 8 ragazzi nel sisma del 2009.
«Se questi sono gli uomini dello Stato bisogna trovarne altri», commenta delusa Antonietta Centofanti, rappresentante del comitato. La reazione dei familiari è di «pena e disprezzo. Questi soggetti rappresentano solo fame di potere. Non sono rappresentanti delle istituzioni», si legge ancora nella nota.
Le nuove risate sul sisma dell’Aquila «sono l’esempio – dice – dell’ennesima situazione mediatica che ha scandito questo nostro tempo durissimo. La più crudele e pazzesca è questa del prefetto Iurato; la più tragica quella messa in atto dalla Commissione Grandi Rischi su ordine di Guido Bertolaso».
«Trovo che non ci siano parole per raccontare ciò che sta accadendo in questa città, quanta mancanza di pietà c’è». Antonietta Centofanti, aquilana, nel sisma del 2009 ha perso il nipote Davide proprio nel crollo della Casa dello Studente.
Il suo sentimento, e quello di tanti altri cittadini, è di «grande solitudine» ma c’è anche «disprezzo per questa donna, che forse è anche una madre, e forse anche un po’ di pena perché ci troviamo di fronte ad una figura di scarsissimo spessore», conclude la rappresentante dei Familiari delle Vittime della Casa dello Studente.