
Durante la gravidanza i cambiamenti ormonali possono portare a un aumento del desiderio sessuale, inibito però dai cambiamenti fisici e dalla paura di far male al bambino. In realtà, nulla vieta alla coppia di fare l’amore in attesa che il piccolo arrivi, anzi. A gravidanza terminata, uno dei modi migliori per stimolare un travaglio in ritardo è proprio quello di fare sesso con il partner perché le prostaglandine presenti nel liquido seminale stimolano le contrazioni.
Il timore di far male al bambino è infondato: lui infatti è immerso nel liquido amniotico, che lo protegge all’interno dell’utero. A meno di minacce di aborto o di problemi specifici, il vostro medico personale senza dubbio non vi consiglierà di fare a meno del sesso durante la gravidanza. Forse la posizione più semplice non sarà più quella del missionario, ma se ne possono sempre sperimentare di nuove. Inoltre, non c’é bisogno di usare anticoncezionali, ovviamente se il partner è quello abituale.
Il risveglio del desiderio sessuale di solito avviene nel secondo trimestre, quando è stata superata l’iniziale sorpresa e la fase delle nausee e dei vomiti, e ci si sente più in forma. Se l’inibizione deriva proprio da lui, preoccupato di farvi male o imbarazzato dall’idea di fare l’amore con voi che in questo momento rappresentate l’idea più pura di “maternità”, rassicuratelo, ricordandogli che è proprio il sesso che ha dato vita a questo piccolo miracolo.
Dopo il parto invece è consigliato aspettare almeno quaranta giorni prima di riprendere le attività sessuali, soprattutto se sono stati messi dei punti di sutura, che hanno bisogno di tempo per essere assorbiti del tutto. La penetrazione potrebbe essere dolorosa infatti, e impedire una buona cicatrizzazione delle ferite; inoltre, si potrebbe favorire l’insorgenza di infezioni. I primi tempi poi si è molto presi dal nuovo arrivato, e l’amore di coppia viene un po’ trascurato; è bene però riuscire a ricreare fin da subito uno spazio di intimità, da alimentare ogni giorno.
[i]Fonte: Donna.libero.it[/i]