
Scadono questa sera alle 20 i termini di presentazione delle liste per le prossime elezioni politiche. I rumors si rincorrono nel toto candidature e al fotofinish si stabiliranno in queste ore gli elenchi definitivi delle liste.
Gianni Chiodi avrebbe trascorso la serata a Roma per cercare la quadra sui nomi abruzzesi in lizza.
Alla Camera in tutta Italia è primo Angelino Alfano, secondo in Abruzzo sarebbe Filippo Piccone, il terzo e quarto posto se lo contendono Fabrizio Di Stefano e Paolo Tancredi, quinto l’ex Idv Razzi, onorevole uscente di questa legislatura eletto in un collegio estero.
Antonio Razzi è residente in Svizzera, presidente e socio fondatore del Centro regionale abruzzese di Lucerna dal 1977. Fino al 2007 è stato anche presidente della Federazione emigrati abruzzesi in Svizzera (FEAS).
Frutto della notte di mediazione, tra Chiodi e palazzo Grazioli, la candidatura di Razzi a beneficio del teramano Tancredi e del chietino Di Stefano.
Al Senato in tutta Italia primo Silvio Berlusconi, secondo in Abruzzo Quagliariello (attuale vice presidente del gruppo al Senato) e terza Paola Pelino. Il quarto posto potrebbe essere assegnato ad Antonio Razzi.
«Esiste un problema politico legato al fatto che non c’è un rappresentante pescarese in posizione utile nelle liste per le elezioni politiche. Dopo 20 anni la città più popolosa d’Abruzzo non avrebbe un proprio parlamentare dopo che in alcuni periodi ne aveva eletti addirittura tre». E’ lo stesso presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, a rendere nota una delle cause per le quali le liste abruzzesi alle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio non sono state ancora ufficializzate dal conclave riunito a Roma a Palazzo Grazioli. «Ovviamente sul tavolo non esiste solo questo problema ma si dava per scontato che nella nuova formulazione delle liste ci fosse il rappresentante pescarese. Il presidente Chiodi mi ha spiegato che non è sua la responsabilità, è ovvio che il territorio pescarese ne trarrà le conclusioni». Pagano, a proposito della sua candidatura, sottolinea che «il problema è politico e non personale, il mio è un disappunto sereno, è ovvio che si tratta di una mancanza molto grave».
Allo stato dei fatti sembrerebbe essere rimasto escluso Sabatino Aracu.
La situazione in continua evoluzione si definirà soltanto questa sera. Per il momento tutto è possibile.