Progetto Case, chiarezza sull’acqua condominiale

[i]Riceviamo e pubblichiamo da un nostro lettore.[/i]
Nei vari dibattiti nati negli ultimi giorni si parla di consumo d’acqua condominiale per parchi, giardini del progetto C.a.s.e., nonché degli orti comunitari concessi in gestione nominativamente.
Sembra assurdo che si possa pensare di utilizzare acqua corrente per innaffiare quando dovrebbe esistere una “vasca di delaminazione” per ogni piastra o gruppo di piastre, adibita alla raccolta di acqua piovana, e dotata di un pozzetto da cui attingere .
Se veramente viene utilizzata acqua corrente condominiale, ma non credo sia così perchè forse è anche vietato, dovendo ripartire i consumi, si dovrebbe considerare anche quello per innaffiare gli orti, nonché l’energia elettrica per le pompe. Se invece viene utilizzata acqua piovana prelevata dalle vasche e il Comune vuole farla pagare, non può scaricare il consumo sulla comunità, ma è anche ingiusto colpire cittadini di buona volontà che coltivano un piccolo orticello.
Penso che sull’acqua condominiale sia opportuno fare chiarezza.
Approfitto per chiedere, a chi può fornire spiegazione, sul perché sulla cartellonistica stradale i progetti Case e Map vengono definiti “Complesso immobiliare”, mentre invece sono rifugi per terremotati costruiti con donazioni. Ci prendono in giro o la definizione “Complesso immobiliare” nasconde qualcosa di spiacevole per chi vi risiede? ([i]s.b.[/i])
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