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di Alessia Lombardo
Città bloccata, traffico in tilt.
L’Aquila scrive un’altra pagina da dimenticare sulla viabilità delle strade cittadine. Non è stata per nulla digerita la rimozione diurna dei pali e del cavo della discussa e mai partita metropolitana di superficie, che di danni ne ha fatti e ne continua a fare anche negli ultimi istanti di vita.
{{*ExtraImg_93397_ArtImgRight_300x200_}}Quattro i vigili urbani posizionati lungo viale Corrado IV, pronti a bloccare l’attraversamento dei pedoni temendo per la loro incolumità.
Automobilisti al limite della sopportazione vedono bloccate anche le vie parallele del cantiere con affluenze senza sbocco. «È da matti fare queste cose di mattina – tuona una signora – i lavori si fanno di notte». Anche d’estate, aggiungiamo, ma L’Aquila, si sa, ama essere in controtendenza e poi si batte cassa, in periodo di crisi e di ricostruzione.
{{*ExtraImg_93398_ArtImgLeft_300x200_}}In realtà a voler cercare il pelo nell’uovo è soltanto una questione di forma nel bando. In caso non ci si potesse permettere straordinari notturni per ditte e operai, il tutto potrebbe essere risolto con il capitolato del bando dell’appalto fatto [i]ad hoc[/i]. Stessa cosa vale per i lavori nel weekend.
Con la statale 17 bloccata, la statale 80 ferma fino al casello dell’Aquila Ovest, qualche dubbio si alza anche nei più pazienti. Possibile si gestisca la vita cittadina così?
{{*ExtraImg_93399_ArtImgRight_300x200_}}Il capoluogo ha i propri limiti: una strada che sale, una che scende. Nonostante la Municipale, che prende ordini e si immola alla mercé dei cittadini, le transenne e i divieti di accesso gli aquilani al volante, ormai intolleranti con le news giornaliere ad appannaggio di pochi, se ne infischiano di tutto e raggiungono incuranti le proprie mete.
La chiosa con una domanda: e se un’ambulanza a sirene spiegate dovesse passare nello stagnante traffico? Siamo alle solite.
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