
Come sempre accade nella ricerca scientifica, la prima evidenza sperimentale è stata osservata per caso. Quattro anni fa un giovane ricercatore Firc, trova inaspettatamente una proteina in un compartimento cellulare diverso da quelli in cui fino ad allora era stata studiata.
Quella scoperta oggi, grazie ai finanziamenti Airc e Firc, ha prodotto un nuovo passo avanti nella ricerca oncologica e i risultati del lavoro condotto dacpmstal dottor Cristiano Simone e del suo gruppo al Mario Negri Sud, sono stati pubblicati nei giorni scorsi sulla rivista internazionale [i]Cellular and Molecular
Life Science[/i]. Il lavoro riguarda tre proteine “antitumorali” che cooperano per attivare le centrali energetiche delle nostre cellule (i mitocondri) in caso di riduzione di nutrienti. Tutte e tre si sono evolutivamente conservate dagli invertebrati all’uomo e sono i motori dei meccanismi di allungamento della vita in tutte le specie.
Comprendendo il loro funzionamento si capisce perchè alimentarsi meno, senza sconfinare nella malnutrizione e riducendo soprattutto gli zuccheri, aumenta l’aspettativa di vita e riduce il rischio di malattie legate all’invecchiamento come tumori, malattie cardiovascolari, obesità, diabete e malattie neurologiche. Le tre proteine si attivano con la riduzione delle calorie ingerite permettendo alle cellule normali di utilizzare al meglio la minore quantità di nutrienti che ricevono, producendo energia in modo più efficiente e meno dannoso.
In questo modo le cellule non si sovraccaricano di nutrienti tanto da doverli usare in processi energetici più lenti e meno efficienti pur di smaltirle. Negli ultimi anni è stato dimostrato che farmaci in grado di attivare queste proteine possono mimare nelle cellule e nell’organismo le
condizioni di riduzione calorica ed esercizio fisico, apportando tutti i benefici che da queste ci derivano, oltre ad avere attività antitumorale. Le ricerche del dottor Simone offrono una nuova chiave di lettura di questo fenomeno, con un contributo nella prevenzione e nella terapia dei tumori, dal momento che le cellule tumorali si alimentano essenzialmente di zuccheri che metabolizzano proprio attraverso quei processi energetici più lenti e meno efficienti.
Questo concetto è alla base dell’esame diagnostico per eccellenza delle neoplasie, la TAC-PET. E il lavoro di ricerca prosegue al Mario Negri Sud. Attualmente il Laboratorio Simone è impegnato nella caratterizzazione delle tre proteine “antitumorali” in soggetti centenari e nei tumori del colon e della prostata in risposta a farmaci biologi e alla chemioterapia. Tutto questo grazie a finanziamenti del ministeriali (Firb-Futuro in
Ricerca) e di Airc/Firc.