Lombardi: ‘Rialzati Abruzzo è la vera alternativa’

24 gennaio 2013 | 16:51
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Lombardi: ‘Rialzati Abruzzo è la vera alternativa’

«Da ora in poi aquilani e pescaresi hanno qualcosa in cui credere». Enzo Lombardi, aspirante senatore di quella che era nata come lista civica da una costola del Pdl, tira una linea netta fra il Pdl e la “sua” lista destinata, ben presto, a trasformarsi in un partito politico vero e proprio. Con il Pdl “matrigna” ormai è rottura.

«Lo sgarbo fatto ai territori di L’Aquila e Pescara, quello sì – secondo Lombardi – che è un modo per consegnare la vittoria alla sinistra». Rialzati Abruzzo invece «è la vera alternativa, segnando il riscatto di un territorio, quello aquilano troppe volte snobbato».

Come un marito deluso, Lombardi ricorda le candidature imposte dall’alto e il suo addio al partito di Berlusconi nello scorso aprile: «Perfino ora che abbiamo difficoltà indescrivibili legate alla sopravvivenza della nostra città – aggiunge – veniamo trascurati». Definisce riprovevole la mancata considerazione delle condizioni dei terremotati: «Io credo che da questo malcontento si stia propagando una rivolta che è politica, ma che ha il sapore della straordinaria carenza di un’attenzione particolare per la nostra città».

Non mancano gli strali contro gli «sberleffi» di Gianni Chiodi che fa ammenda per quanto tolto a Pescara, ma non cita neanche L’Aquila.

Per Lombardi le liste del Pdl «sono una vergogna», di qui la necessità con Carlo Masci di avviare il riscatto del territorio. «La nostra lista civica è l’unica in Italia. In molti pensavano che non sarebbe stato possibile. Abbiamo intenzione di andare oltre le elezioni. Vogliamo far sì che nessuno possa più trascurarci perché noi siamo la più vivace e anche più qualifica possibilità di rappresentanza della nostra regione. Io abbandonai il Pdl perché si stava manifestando una realtà che ci veniva imposta dall’alto senza poter partecipare».

L’aspirante senatore respinge le accuse di voler favorire in maniera indiretta il centro sinistra: «Il nostro progetto non deve essere inteso come uno sgarbo al Pdl e un favore al Pd o ai montiani. Il punto è che non possiamo continuare ad essere sfruttati come portatori di voti. Per dirla tutta è stato il Pdl a rifiutare l’apparentamento, dunque chi è che rema contro»?

In occasione delle regionali si vedrà. «Noi rimaniamo nel centro destra, ma se la comunicazione dovesse diventare impossibile ne prenderemo atto». Insomma Lombardi non esclude un candidato presidente targato Rialzati Abruzzo. A.Cal.

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