Bollette, a febbraio salasso da mille euro

25 gennaio 2013 | 13:16
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Bollette, a febbraio salasso da mille euro

di Antonella Calcagni

Anche per il mese di febbraio il salasso è servito. Anche il questo caso c’è lo zampino di uno Stato “matrigna” che prima dà e poi toglie. Ogni famiglia, a meno che non ci sia una inversione di marcia, vedrà caricarsi sulle bollette Enel e Enel-gas dai 700 ai 1.500 euro in più per un totale di circa 90 milioni di euro da restituire in tutto il cratere. Un salasso, l’ennesimo, che il popolo di disoccupati e cassintegrati non può davvero permettersi.

A dare la cattiva notizia è stato il parlamentare uscente Giovanni Lolli che ha promesso battaglia. L’ennesima sgradita sorpresa deriva dalla mancata proroga del provvedimento dell’Authority (in mancanza di un atto formale del governo) per quanto riguarda gli abbattimenti sulle bollette applicati dall’immediato post sisma, ossia il 32% in meno per il gas, il 28% per la luce e il 50% per le utenze aziendali.

La riduzione aveva una durata triennale ed è scaduta nell’aprile scorso. Nelle more dell’auspicato rinnovo Enel ha continuato a inviare bollette leggere, con la riduzione. Sembrava che il governo intendesse prorogare la riduzione inserendo un articolo nel “mille proroghe”, che però non c’è stato. Si è perso dunque il treno. Lolli ha spiegato che c’è da restituire l’abbattimento applicato da aprile a oggi che riguarda i 150 mila utenti per un totale di 25 milioni di euro per la luce e 42 milioni di euro per i centomila utenti del gas. Invece, Il calcolo presunto per le aziende è di almeno 20 milioni di euro.

Il cratere dovrà sborsare in totale circa 90 milioni di euro, tanto quanto il territorio dovrebbe avere con la Zona franca urbana. «Ci stiamo accapigliando per i 10 milioni relativi alle bollette del progetto Case e invece qui c’è una partita da 90 milioni di euro – ha continuato Lolli – In primis chiederemo all’Authority di non mettere in esecuzione la restituzione, in attesa che il nuovo parlamento vada a legiferare. Avrò un incontro con loro la prossima settimana. Fatto ciò dobbiamo aprire come comunità aquilana una negoziazione con il nuovo governo perché a sua volta faccia pressing all’Authority. In Molise le tariffe agevolate sono rimaste per dieci anni. È giusto dunque porre la questione anche per gli anni successivi. Cercheremo inoltre di rinegoziare anche tariffe agevolate per il progetto case per le fasce di reddito in difficoltà».

Per Lolli il nuovo salasso sulle bollette deve essere la madre delle battaglie anche in Consiglio comunale. Pronti provvedimenti sia un giunta e sia in consiglio comunale da parte del gruppo del Pd. Lolli ha spiegato che i fondi della riduzione delle bollette sono a valere su un fondo speciale dell’Authority.

Sulle bollette del progetto case la giunta secondo il parlamentare ha fatto il miglio provvedimento possibile caricando sulle spalle i costi di acqua e luce dei vialetti e soprattutto dando la possibilità di avere solo dopo un paio di rate il conguaglio con i calcoli relativi a ogni abitazione. Inoltre ha ricordato Lolli per i redditi Isee di 8.500 euro che corrispondono a 20 mila euro annui reali, c’è la possibilità di avere le rate ogni bimestre.

APINDUSTRI SI SCHIERA CON LOLLI – «L’allarme lanciato dall’On. Giovanni Lolli questa mattina per la restituzione immediata (in bolletta a febbraio ed in un’unica soluzione) delle agevolazioni in bolletta per privati ed imprese dell’area cratere, è l’ennesima triste pagina di una situazione ormai fuori controllo», si legge in una nota dell’Associazione piccole e medie imprese della privincia dell’Aquila.

«I circa 90 milioni di euro che questa territorio dovrebbe tirar fuori dal cilindro nel mese di febbraio non ci sono e non ci saranno mai, dunque il momento delle parole è finito. Pretendiamo una soluzione immediata dall’Authority e per questo ci associamo alla proposta lanciata dall’On. Lolli sull’uso del Fondo Sociale in dotazione all’ente, ma questo al solo fine di rimandare il problema fino all’insediamento del prossimo esecutivo».

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