
«Le critiche, anche aspre alle sentenze sono ovviamente lecite, ma devono rispettare la dignità e il rilievo costituzionale della funzione giurisdizionale senza trasformarsi in una non consentita denigrazione».
Lo ha detto il presidente della Corte di Appello dell’Aquila, Stefano Schirò, leggendo il contenuto della relazione sull’andamento della giustizia nel distretto della Corte di Appello del capoluogo abruzzese.
Il riferimento del magistrato sono i processi e le sentenze «che hanno fino a oggi riguardato i fatti connessi al terremoto del 2009», tra cui quelli sui crolli degli edifici pubblici e privati, e quello sulla Commissione Grandi Rischi.