Celano, ‘si dimetta il sindaco Piccone’

26 gennaio 2013 | 16:25
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Celano, ‘si dimetta il sindaco Piccone’

Con una nota ufficiale Antonello Di Stefano, segretario Circolo PD-Celano, invita il primo cittadino a farsi da parte.

«Siamo ormai in piena campagna elettorale per le elezioni politiche e ancora una volta il sindaco di Celano si è assicurato nel PdL, per sua fortuna, una poltrona per il Parlamento», esordisce Di Stefano.

«La novità oggi – argomenta riguarda l’introduzione di una nuova norma che rende incompatibile la carica di parlamentare con quella di Sindaco di una città con popolazione superiore a 5mila abitanti. Questo al fine di scongiurare la possibilità di scorretto esercizio, da parte di un candidato una volta letto, delle funzioni che esso è chiamato a svolgere. In pratica per evitare un conflitto tra funzioni in ragione della difficoltà materiale derivante dal contemporaneo esercizio delle attività di sindaco e di parlamentare».

«Il fatto è che la norma, come spesso accade in Italia per i politici, può essere facilmente aggirata – prosegue – Se infatti il primo cittadino non rassegna le sue dimissioni, efficaci e irrevocabili, entro il 24 febbraio la città di Celano tornerebbe, per la seconda volta nell’era Piccone, a non avere più un sindaco e nell’impossibilità di poter eleggere una nuova amministrazione al meno per un anno.

Questo i cittadini di Celano non se lo possono permettere, considerata anche la fase di forte crisi economico-sociale che ci attanaglia e la necessità di avere una nuova classe dirigente, autorevole, efficiente e soprattutto presente.

E allora nell’interesse e per il bene esclusivo dei celanesi, che hanno il diritto e la necessità di poter contare su un’amministrazione e una maggioranza forte, determinata, coesa con il sindaco eletto, chiedo al senatore Piccone, coordinatore regionale del PdL, un gesto di responsabilità e di provvedere entro i termini di legge a un atto volontario di dimissioni».

«Questo non ostacolerebbe la sua ormai già manifestata volontà di preferire Roma a Celano e consentirebbe alla nostra città di evitare una prolungata e lenta agonia amministrativa – si legge nel comunicato – se Piccone non dovesse dimettersi in tempo utile e furbescamente lasciare il comune presidiato dal suo vice sindaco allora saremmo di fronte ad una atto irresponsabile e scellerato, oltre che in contrasto con le finalità della legge sulla incompatibilità».

Infine Di Stefano conclude.«Piccone deve avere il coraggio e l’onestà di ammettere di fronte sai cittadini di aver fatto una scelta di opportunità politica e salvaguardato i suoi interessi. Altri, dopo di lui, saranno chiamati responsabilmente dai cittadini ad amministrare la nostra città in un futuro che è già alle porte».