Gelosia tra i più piccoli

26 gennaio 2013 | 11:30
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Gelosia tra i più piccoli

Fratelli coltelli, è proprio il caso di dirlo. Quando arriva un nuovo elemento nell’equilibrio famigliare, c’è sempre un nuovo ordine da ristabilire. Spesso sono i primogeniti ad avere la vita più difficile, perché spesso i piccoli sono al centro di tante attenzioni costanti. Nasce un nuovo bambino, il piccolo monopolizza il tempo della mamma, e il figlio più grande, per quanto preparato all’evento, prova un senso di perdita e di esclusione. E’ importante far sentire accettato l’altro figlio e colmare i vuoti ristabilendo un rapporto con lui e rendendolo partecipe. Ecco cosa fare prima e dopo la nascita.

Coinvolgetelo negli avvenimenti della gravidanza, dall’ascolto del battito cardiaco del fratello al fargli sentire i movimenti del bambino. Se è abbastanza grande parlate con lui di alcune scelte, dalla disposizione della cameretta alla scelta del nome. Insomma, introducetelo al nuovo fratello con dolcezza e partecipazione. Dopo la nascita invece, fate un regalo speciale al più grande, magari proprio quella cosa che desiderava tanto. E’ un regalo tutto per lui da parte dei genitori e del nuovo arrivato. Fate in modo che continui a stare con tutti e due i genitori, non suddividete in maniera schematica il tempo con la mamma e quello con il papà.

Incoraggiatelo da subito a tenere in braccio e a toccare liberamente il neonato perché la vicinanza fisica è il modo migliore per entrare in contatto. Fate poi attenzione a passare abbastanza tempo con lui da solo e a spiegargli tutto di quello che fate con il piccolo. Ci potrebbero essere poi alcuni intoppi, è importante avere pazienza. Il grande potrebbe fare i capricci e soffrire, ma passerà.

L’importante è rassicurarlo e fare insieme le cose che facevate prima, senza fargli avvertire il cambiamento causato dal nuovo arrivato. Infine ricordatevi di mettervi sempre al suo posto. Un nuovo intruso che non parla ma che piange solamente. C’è curiosità ma anche incapacità di comprenderlo con gli strumenti avuti fino ad oggi. E’ una fase difficile ma passerà.

[i]Fonte: Donna.libero.it[/i]