Vita indipendente, info su Legge regionale numero 57

In merito alle numerose richieste ricevute riguardo il progetto di Vita Indipendente, in base alla legge Regionale n. 57 del 23 novembre 2012 (BURA Ordinario n. 65 del 5 dic. 2012 da pag. 10 a pag. 18), Nicolino di domenica, Responsabile Movimento Vita Indipendente Abruzzo,
vice Presidente AIAS sezione di Lanciano Onlus e
Delegato Fish per l’Abruzzo, ha diramato una nota con tutte le informazioni.
La prima cosa da fare – si legge – è stampare una copia della presente legge e recarvi al vostro comune o al Responsabile dell’Ambito Territoriale a cui voi appartenete, chiedere che l’assistenza di cui avete diritto e che vi viene già riconosciuta in forma diretta tramite la gestione delle cooperative sociali sia trasformata in forma indiretta cioè gestita da voi, assumendo direttamente la persona che si deve prendere cura della vostra assistenza in modo tale che i costi dell’assistenza si dimezzino perché il CCNL (Contratto Collettivo dei Lavoratori) di riferimento dell’assistente familiare è quasi la metà di quello delle Cooperative Sociali».
«In questo modo, con l’assistenza in forma indiretta tramite i progetti di Vita Indipendente si otterrà maggior assistenza a minor costo – prosegue il comunicato – questo comporterà un risparmio sostanzioso da parte del comune o dell’ente d’ambito e un’assistenza mirata ai vostri bisogni, nella quale sarete voi a decidere le ore, i tempi e i modi di come l’assistenza dovrà svolgersi. Per tutti quelli che fino ad oggi pur avendo il diritto ad avere un’assistenza personale non hanno mai avuto alcun aiuto dai servizi sociali, allo stesso modo dovranno recarsi al comune o ambito sociale di appartenenza e fare formale richiesta di un progetto di Vita Indipendente come è stabilito dalla legge allegata».
Inoltre Di Domenica ricorda ai responsabili degli enti d’Ambito Territoriali che il disabile ha diritto ad un Piano Assistenziale Individualizzato in base a varie normative come: Convenzione ONU, L. 328, e, anche alla assistenza indiretta come specificato nelle Linee Guida regionali sui fondi per la non autosufficienza e attualmente dalla legge Regionale n. 57 del 23 novembre 2012.
«Gli enti d’ambito – scrive – potrebbero, in considerazione dell’approvazione della legge Vita indipendente e del rifinanziamento del Governo centrare (mille proroghe) del PLNA, prevedere la Vita indipendente senza nessuna difficoltà di insufficienza di fondi. Anche che, per l’accesso alla assistenza domiciliare, il reddito ISEE da considerare si riferisce al SOLO reddito del disabile».
«Voglio ricordare alle persone con disabilità ma ancora di più ai Comuni e agli Ambiti Territoriali – si legge ancora – che i fondi stanziati per la non autosufficienza servono esclusivamente per dare assistenza e non per mantenere strutture amministrative e residualmente dare assistenza per cui occorre scegliere la strada migliore a minor costo e questo si otterrà solo con un progetto personalizzato per la persona con disabilità mediante un progetto di vita indipendente.
«Mi auguro – conclude – che chi opera nei servizi sociali da oggi in avanti tenga ben presente la legge allegata e si adoperi affinché essa sia rispettata onde evitare i ricorsi per mancato rispetto della presente legge».