Cas, problemi per le casette di legno

27 gennaio 2013 | 17:14
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Cas, problemi per le casette di legno

di Marianna Gianforte

Per un errore di elaborazione dati le famiglie che vivono in casette di legno post-sisma, quelle provvisorie costruite con la delibera 58, potrebbero non aver ricevuto il Contributo per l’autonoma sistemazione.
Ora l’ufficio sta rimediando e restituirà il Cas eventualmente arretrato. La segnalazione arriva dall’assessore all’Assistenza alla Popolazione, Fabio Pelini, che spiega la situazione e fa un appello ai cittadini.

«Nel censimento fatto dal 10 al 30 settembre – spiega – c’era una domanda sul tipo di abitazione in cui si vive, alla quale si doveva rispondere specificando se era o meno “dimora di proprietà”. Le casette di legno, che sono provvisorie, a tutti gli effetti sono beni di proprietà. Ebbene – chiarisce Pelini – in fase di elaborazione dei dati si è fatto un errore materiale, sospendendo il Cas a queste famiglie, in quanto per legge se un cittadino ha un’altra casa di proprietà oltre quella non più agibile, non avrebbe diritto al Cas».

«Tuttavia – aggiunge l’assessore – nel caso delle abitazioni di legno costruite con delibera 58 questa regola non deve essere applicata, perché si tratta di strutture provvisorie, anche se di proprietà, che andranno smantellate quando la propria casa tornerà agibile».

L’ufficio per l’Assistenza alla popolazione sta già provvedendo a correggere l’errore di elaborazione, e tutti i contributi dovuti e non inviati saranno restituiti ai cittadini. Ma per agevolare il lavoro dell’ufficio l’assessore Pelini fa un appello ai cittadini: «Se siete tra coloro che stanno in questa situazione e vi è stato bloccato il Cas, comunicatelo personalmente o per iscritto. L’ufficio compenserà e restituirà i soldi a tutti, ma la vostra comunicazione agevolerà il lavoro attraverso delle verifiche incrociate».