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Ha riaperto lo storico rifugio “Il Duca degli Abruzzi”. La struttura costruita dal Cai di Roma nel 1908 a quota 2388 metri su Gran Sasso, da alcuni mesi è di nuovo a disposizione di alpinisti ed escursionisti che si avventurano nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso.
A riportarlo “in vita” sono stati due giovani originari di Pietracamela, Carlotta Bonci e Luigi D’Ignazio, ai quali è stato assegnato in gestione tramite bando.
Il rifugio ancora oggi appartiene al Cai di Roma. Ora riapre la porta agli escursionisti che vi possono trovare ristoro o riparo. È possibile anche pernottare per affrontare escursioni più lunghe. Il rifugio può essere raggiunto soltanto a piedi, da Campo Imperatore o da Prati di Tivo.
La struttura è stata ristrutturata alcuni anni fa ed è dotata di riscaldamento, energia elettrica da rete e di acqua non potabile, ma che consente di cucinare e utilizzare i servizi. Il rifugio mette a disposizione 14 posti letto (su letti a castello) in una stanza e altri 8 su tavolato di legno in una seconda camera. L’ambiente dormitorio si trova al piano superiore.
La dimostrazione che con un po’ di coraggio si può mettere in moto quella piccola economia legata al turismo montano.
D’inverno il rifugio è aperto, tuttavia, solo su prenotazione per gruppi composti da minimo 7-8 persone.
Per informazioni si può contattare il numero di telefono 347 5255250 o inviare una e-mail a: [i]info@rifugioducadegliabruzzi.it[/i]. (.m.g.)