
di Marcello Spimpolo
Il pomeriggio del big match che ha visto affrontarsi a Paganica le “Belve” neroverdi con le romane della RED&BLU,quindi le seconde contro le prime nella classifica della Serie A femminile, era iniziato nel segno della tradizione e delle grandi occasioni.
Prima dell’incontro c’era stata infatti la consegna delle maglie alle ragazze aquilane da parte dell’ex neroverde e 41 volte nazionale azzurro Antonio Colella, se aggiungiamo a questo la splendida giornata di sole e la buona cornice di pubblico possiamo dire che c’erano tutti i presupposti per una bella giornata di rugby.
A rompere le uove nel paniere di questo quadro idilliaco ci si è messo l’unico uomo in campo, quello con la maglia gialla, quello che con il suo fischietto dovrebbe assicurare la regolarità della partita e che invece, a volte, le partite le stravolge e le incanala verso un solo risultato possibile.
{{*ExtraImg_94499_ArtImgRight_300x183_}}
Ed oggi è stata una di quelle occasioni.
Una partita che le due squadre avevano iniziato a giocare senza tatticismi, all’insegna dei placcaggi ruvidi, degli “uno contro uno” senza timori, delle mischie in cui ognuna cercava di prevalere sull’altra. E che ci sia stata una lotta su tutti i palloni e un sostanziale equilibrio lo dimostra il fatto che a 5 minuti dalla fine del primo tempo il punteggio era ancora inchiodato sullo 0 a 0.
Solo uno sfortunato rinvio dell’estremo Luna Nicchi che, causa il fango che appesantiva il pallone, finiva nelle mani della pari ruolo romana che sbloccava la partita a favore delle RED&BLU con una meta in mezzo ai pali permetteva alle romane di chiudere il primo tempo sul 7 a 0.
A questo punto del match l’arbitro aveva già iniziato il suo show con decisioni cervellotiche sui punti d’incontro (e questo giudizio vi assicuro che non è solo dello scrivente ma anche di arbitri di Eccellenza maschile presenti sugli spalti) con touche storte non sanzionate, con fuorigioco chilometrici non visti.
E, soprattutto, con un unilaterale utilizzo dei cartellini gialli che vedeva le neroverdi aquilane finire la prima frazione di gioco in 13 contro 15 per due gialli consecutivi comminati al pilone Elisa Cucchiella e alla numero 8 Zugaro.
Ma quando pensavamo di aver visto tutto il repertorio,abbiamo scoperto che il meglio di sé, il Sig. Chiarioni di Città di Castello ce l’aveva riservato per il secondo tempo.
Se nel primo tempo infatti gli errori erano stati distribuiti un po’ a caso scontentando entrambe le squadre, nel secondo gli errori di giudizio e anche tecnici sono stati assolutamente a senso unico con una perla assoluta: fermare l’ala aquilana Valeria Fattore a meno di 10 metri dalla linea di meta romana e senza nessuna avversaria che ne potesse ostacolare la corsa verso i pali per comminare un giallo a una giocatrice delle RED&BLU rea di un fallo di antigioco in una maul di qualche minuto prima.
In aggiunta a questa, da segnalare un’analoga decisione presa nei confronti della numero 9 Dell’Orso, che si era involata lungo l’aut ed era arrivata praticamente sulla linea di meta quando il guardalinee della società romana (nonostante si sia in Serie A, c’è un solo arbitro e come per le serie inferiori maschili un rappresentante di ognuna delle società in campo funge da guardalinee) sbandierava che la giocatrice aquilana aveva calpestato la linea bianca che delimita il campo lateralmente.
Ecco, considerando che il suddetto guardalinee è il Presidente della società romana, noto nel mondo della palla ovale per essere l’encomiabile inventore e animatore del “Museo del Rugby” che ha sede a Colleferro, e che per di più sfoggiava un bel giaccone della Nazionale Italiana di rugby, a più di uno è venuto il dubbio che oltre all’incapacità tecnica personale le decisioni dell’arbitro siano state dovute ad una qualche forma di sudditanza psicologica che, a quanto pare, non è esclusività del mondo del calcio.
La sostanza è stata comunque che nel secondo tempo, giocato praticamente solo dalle aquilane, ogni volta che queste entravano nella 22 avversaria, l’arbitro trovava il motivo di fischiar loro un fallo contro e riportarle indietro.
I due coach neroverdi Giancarlo Silvestri e Fabio Andreassi, con grande signorilità a fine partita non commentano l’arbitraggio ma parlano di differenza fatta dalla mancanza di esperienza delle loro ragazze nei momenti topici della partita.
Ragazze che comunque elogiano per l’impegno e la generosità messe in campo.
Con questa sconfitta, le Belve neroverdi oltre a perdere l’imbattibilità casalinga perdono, anche se momentaneamente, anche il secondo posto in classifica scavalcate di 2 punti dalle ragazze dell’Umbria Rugby che oggi hanno violato in trasferta in campo delle Cussine di Bologna.
Le aquilane hanno comunque una partita in meno, proprio contro il Cus Bologna, che recupereranno il 17 febbraio prossimo fuori casa.
Queste le ragazze scese in campo oggi al Comunale di Paganica:
15 Nicchi 14 Fattore 13 Rotellini D. 12 Bragante 11 Di Mauro 10 Mannucci 9 Dell’orso 8 Zugaro 7 Silvestri 6 Cucchiella F. 5 Mariani 4 Rotellini G. 3 Tancredi (Baglioni) 2 Pasta ( Ruzza) 99 Cucchiella E.
Da segnalare che le due sostituzione per L’Aquila sono dovute entrambe a colpi ricevuti dalla giocatrici neroverdi.
SERIE A FEMMINILE – GIRONE 2 – VIII TURNO – 27.1.2013
L’AQUILA RUGBY 1936 – RED & BLU RUGBY 00 – 10 (0-4)
RUGBY C.U.S. BOLOGNA – UMBRIA RUGBY RAGAZZE 03 – 27 (0-5)
MUSTANG RUGBY PESARO – NATUR HOUSE CUS FERRARA RUGBY 10 – 05 (4-1)
Classifica: Red&Blu Rugby punti 34; Umbria Rugby Ragazze punti 25; Pol. L’aquila punti 23; Natur House Cus Ferrara punti 13; Cus Bologna punti 9; Pesaro Rugby punti 0.
^ Red&Blue Rugby 4 (quattro) punti di penalizzazione per la mancata partecipazione al campionato obbligatorio Under 16.
^^ Mustang Rugby Pesaro 4 (quattro) punti di penalizzazione per la mancata partecipazione al campionato obbligatorio Under 16.
Prossimo Turno domenica 24 marzo 2013:
Red&Blu Rugby – Umbria Rugby; Mustang Rugby Pesaro – Cus Bologna; NaturHouse Cus Ferrara – Pol. L’Aquila.