
No all’ordinanza del sindaco di Tagliacozzo che vieta di affiggere manifesti e messaggi scritti su alberi e pareti della cittadina marsicana. A criticare la decisione del primo cittadino Maurizio Di Marco-Testa, sono in particolare i componenti del Comitato Pro-ospedale di Tagliacozzo, noti per aver lottato a suon di ricorsi al Tar contro la decisione della Regione e della Asl di “depauperare” e ridimensionare il Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I. Ora additano il sindaco Di Marco-Testa per un’ordinanza che definiscono «anti-democratica».
I quali scrivono in una nota: «Spigolature della nostra terra marsicana. C’è un “clima” freddo, per noi che guardiamo con speranza cristiana e con ottimismo umano, al futuro dell’Italia. C’è in tale clima un tentativo un po’ strano, in verità, di sminuire alcune forme di espressione e di comunicazione nella città di Tagliacozzo. È di qualche giorno fa una decisione dell’amministrazione, che con un’ordinanza del sindaco Maurizio Di Marco-Testa, cancella una delle modalità popolari, spontanea, viva, tipica della Marsica e dell’Abruzzo, di messaggi scritti che “fanno notizia”».
«È caratteristico in tutte le zone del nostro territorio – si legge ancora – osservare in città e paesi, foglietti colorati, manifestini, biglietti, inviti che i giovani nel loro messaggio e linguaggio, insieme alle popolazioni, affiggono sugli spazi liberi senza, per altro, sporcare con vernice. Anche a Roma, al centro, all’università “La Sapienza”, nella zona anche di Castel Sant’Angelo, non è stato messo alcun divieto da parte del sindaco per bloccare tale modalità di veicolare notizie. È assai importante che in uno Stato civile, insieme ai mass media come internet, stampa, televisione, ci sia anche questa forma di comunicazione, che dimostra la vitalità delle nostre città».
Il comitato sottolinea il carattere “anti-democratico” dell’ordinanza del sindaco di Tagliacozzo, ricordando che, nel giorno della Memoria dedicato al ricordo degli ebrei, rom, disabili e omosessuali perseguitati e uccisi dai nazisti, «servirebbero gesti di libertà e non di soppressione della comunicazione».
«È’ noto che nella nostra Italia sotto l’Austria – prosegue il comitato – venivano affissi i manifesti dei patrioti italiani, tutto ciò disturbava alquanto il potere asburgico, che cercava di soffocare azioni e pensieri degli italiani. Così le spontanee e civili formazioni a difesa dei diritti fondamentali quali la salute, vengono inserite in tale situazione».
«E la gente marsicana e di Tagliacozzo ben conosce come la nostra provincia i disagi di un’assistenza sanitaria tagliata da atti aziendali che nutrono scarso rispetto per la sicurezza dei malati e dignità», aggiunge il comitato, riferendosi alla battaglia in difesa del pronto soccorso di Tagliacozzo.
Intanto a Civitella Roveto il senatore Franco Marini ha ricordato l’uccisione proprio in terra marsicana di due giovani. Il presidente Napolitano a voluto assegnare un riconoscimento alla comunità per il “martirio” dei fratelli Durante: una medaglia d’oro alla memoria dei due ragazzi. «Sia il ricordo di questi giorni della memoria occasione per riflettere sulle libertà democratiche conquistate dal nostro Stato», prosegue il comitato.
Il comitato ricorda, infine, che «dal 23 di gennaio sono stati attivati nell’ospedale di Tagliacozzo dalla Asl i posti di osservazione breve, come deciso dal Tar Abruzzo. Posti direttamente collegati e gestiti dal Pronto soccorso. Il principio della sicurezza sanitaria e il diritto alla salute – conclude – viene così riaffermato attraverso il tribunale amministrativo». (m.g.)