
«È stata un’uscita decisamente infelice quella del premier [url”Mario Monti”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=49199&typeb=0&Monti–Sisma-in-Abruzzo-scelte-scellerate-[/url]. In Emilia, per il tour elettorale ovviamente, ha avuto il coraggio di imputare i suoi insuccessi a Bruxelles agli scandali del post-terremoto dell’Aquila». Così Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo commenta le parole del premier Monti a Mirandola.
«Nulla di più offensivo per gli aquilani, che ancora non riescono a ritrovare la loro identità sociale e culturale, per gli abruzzesi, per gli amministratori seri che si sono impegnati per una ricostruzione senza precedenti nella storia». Risentito Chiodi continua: «Per le ingenerose parole» di Monti che, «facendo di tutta l’erba un fascio, ha citato scandali di cui gli aquilani sono stati solo vittime inconsapevoli o truffe maldestramente collegate alla città».
Ed è risentito anche per il plauso che il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha riservato alle affermazioni del premier uscente «senza cogliere l’offesa ai suoi concittadini e agli abruzzesi tutti».
Chiodi ricorda a «un disinformato Monti» che la Regione Abruzzo non è stata mai coinvolta come Ente nella governance della ricostruzione. «Si è passati da un commissario governativo, Guido Bertolaso, a un commissario governativo, il sottoscritto – chiarisce meglio – per arrivare attualmente alla cosiddetta gestione ordinaria, dove l’Esecutivo nazionale ha poteri maggiormente penetranti».