Imprese: ‘Abruzzo fanalino di coda’

28 gennaio 2013 | 12:26
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Imprese: ‘Abruzzo fanalino di coda’

L’Abruzzo, stando ai segni peculiari e specifici di tipo recessivo, per quanto riguarda la situazione delle piccole imprese si pone in coda alla graduatoria dei territori italiani e, in alcuni casi, perfino del Mezzogiorno; perciò è «assolutamente inecessario invertire la rotta». A lanciare l’allarme sono Confesercenti, Cna, Confartigianato e Casartigiani regionali, in occasione della giornata di mobilitazione promossa a livello nazionale da Rete Imprese Italia.

Ad accompagnare l’iniziativa è stato lo slogan “[i]La politica non metta in liquidazione le imprese. Rete Imprese Italia non farà sconti[/i]”.

In Abruzzo le associazioni hanno organizzato una mobilitazione in tutte le quattro province, con altrettante assemblee pubbliche nelle Camere di Commercio. La manifestazione a portata regionale si è svolta nella sede dell’ente camerale pescarese, alla presenza dei vertici abruzzesi delle associazioni di categoria.

Confesercenti, Cna, Confartigianato e Casartigiani hanno sottoscritto un documento, contenente gli obiettivi comuni, che verrà consegnato ai capilista per Camera e Senato nell’ambito delle prossime elezioni politiche e che farà parte di un documento nazionale da presentare ai candidati e al Governo che verrà eletto.

Tra le priorità vi sono il «rilancio dello sviluppo, a partire dal credito», il coinvolgimento nel processo di creazione della Macroregione Adriatico-Ionica, «occasione da non disperdere», la ricostruzione del cratere sismico, il finanziamento della Zona Franca Urbana di Pescara, il potenziamento del sistema regionale dei porti ed il rilancio del porto di Pescara.

«Bisogna invertire la rotta e ribaltare quanto è stato fatto fino ad ora – commenta il direttore di Confesercenti Abruzzo, Enzo Giammarino – Non è possibile produrre con il 56% delle imposte, per un mercato che non consuma e in un’Italia che é fanalino di coda. La speranza è che questa unione, la quale deve completarsi anche in Abruzzo come in Italia, perché Confcommercio regionale al momento non ha aderito, possa portare a dei risultati»

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