
di Antonella Calcagni
Lo ha detto chiaramente il sindaco Massimo Cialente, [url”lo studio dell’Advisor sulle Spa”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=48710&typeb=0&23-01-2013–Municipalizzate-macchine-mangiasoldi[/url] è superato dalle recenti norme, per questo la società Scs è già al lavoro per redigere l’”appendice” alla lunga relazione, ma non solo.
Il 7 dicembre il Cda Afm ha affidato alla stessa società (già pagata con 60 mila euro per lo studio precedente) la stesura del proprio piano industriale per un costo di 18 mila euro più iva. Nella sua replica alle problematiche esternate sulle sei ex municipalizzate, Cialente è partito dal presupposto che il personale non si tocca.
Rilanciata inoltre la necessità di una commissione di indagine. Entro giugno il Consiglio comunale aproverà l’aggiornamento dei contratti di servizio. Nel calderone della commissione Bilancio anche l’apertura di una nuova farmacia e l’ex presidente Ctgs Comola.
«Non è vero (come dice Comola) che io ho scelto chi dovesse eseguire i lavori delle Fontari -– ha spigato Cialente -, ho solo deciso che il Centro turistico dovesse redigere il progetto. Una tesi opposta a quella di Comola che invece voleva affidare l’elaborato ad un pool di progettisti torinesi». «Sto valutando – ha detto ancora Cialente – se è il caso di tutelarmi dalle parole di Comola».
Ancora tanta carne a cuocere, come l’annuncio di voler dotare il territorio di un impianto per i rifiuti di tipo aerobico. «Sono stato a visitare quello di Cesena – ha detto -.– Vogliamo farlo così, vi sarà conferito l’organico che sarà lavorato per la produzione di energia e calore». Top secret la localizzazione anche se si è capito che l’operazione sarà condivisa con i comuni marsicani aderenti al consorzio Segen. «Noi continueremo a conferire al Segen l’indifferenziato perché costa meno rispetto a Cogesa e Aciam. Se la Regione vuole costringere ad andare al Cogesa, andremo alla Corte dei conti».