0
Ha preso il via in Tribunale a Pescara l’interrogatorio dell’ex presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, imputato nel processo “Sanitopoli“, relativo ad un’inchiesta su presunte tangenti nella sanità privata abruzzese, che nel luglio 2008 portò agli arresti di Del Turco e parte della giunta regionale di centrosinistra.
Rispondendo alle domande dei Pm, del Turco ha subito negato di aver mai ricevuto tangenti dall’ex patron della clinica privata Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini, grande accusatore nel processo.
«Non c’é mai stata – ha detto in aula – nessuna busta portata a Collelongo. Mai». Del Turco ha anche negato il famoso episodio delle mele, raccontato da Angelini.
«Nessuno – ha sottolineato – è venuto a casa ed è rimasto sull’uscio di casa». L’ex presidente Del Turco ha anche negato di aver mai visto l’autista di Angelini. «Non l’ho mai visto – ha dichiarato – né a Collelongo, né a Roma, né all’Aquila».
Nel corso del suo interrogatorio Del Turco ha spiegato che Angelini quattro volte si è recato a casa sua, per lo più per parlare delle indagini che lo riguardavano, ed una volta anche per invitarlo al matrimonio della figlia. L’ex presidente ha fatto inoltre presente che quando si insediò in Regione trovò diverse cose singolari, tra queste la cartolarizzazione che includeva i crediti non performing. «La Regione – ha detto – era diventata un bancomat delle cliniche private».
Del Turco è stato poi chiamato a riferire circa i suoi rapporti con l’ex presidente della finanziaria regionale Giancarlo Masciarelli e sulla seconda cartolarizzazione. A tal proposito – ha sottolineato – «che fu preparata dall’assessore Bernardo Mazzocca con l’aiuto dei suoi collaboratori» e che dunque Masciarelli non incise sulla vicenda.
[url”Torna alla Home Cronaca”]http://ilcapoluogo.globalist.it/?Loid=154&categoryId=206[/url]