
di Alessia Lombardo
Le foto parlano da sole. Tubi di varia grandezza neri e rossi, fili dell’elettricità, pezzi di legno spuntano sul prato vicino al Castello cinquecentesco. Non mancano lattine e buste di plastica a completare un quadro davvero allarmante.
Siamo a pochi metri dal parco giochi del Castello, non molto distanti dall’omonima porta.
{{*ExtraImg_95293_ArtImgRight_300x200_}}I tubi e fili potrebbero essere il lascito dei [i]container[/i] istallati lì dopo il sisma del 6 aprile 2009; ne resta uno, con lo stemma su un vetro della Protezione Civile. Sul resto dello spiazzo pezzi di tubi e sporcizia.
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Un grande filo nero attorcigliato cattura l’attenzione dei passanti.
{{*ExtraImg_95301_ArtImgLeft_300x200_}}A preoccupare è la pericolosità dei fili, in una zona, quella della fortezza, frequentata giornalmente da persone. Strano che nessuno li abbia mai notati e che, soprattutto, in una zona così green, non si provveda a toglierli.
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