Recupero Centro storico: arriva bando europeo

30 gennaio 2013 | 23:07
Share0
Recupero Centro storico: arriva bando europeo

di Antonella Calcagni

Il 4 febbraio prossimo sarà pubblicato sulla Gazzetta europea il primo bando per l’appalto dei sottoservizi del centro storico dell’Aquila e riguarderà la realizzazione delle utenze per l’asse centrale e per la zona di Santa Maria di Farfa (una delle aree a breve) per un importo totale di 33 milioni di euro.

Ad annunciarlo è stato il presidente dell’Ufficio Speciale per L’Aquila Paolo Aielli nel corso dei lavori della commissione Territorio spiegando che si tratta della prima tranche del progetto complessivo dei sottoservizi, per il quale la delibera Cipe del 21 dicembre scorso ha previsto 52,9 milioni di euro che vanno a sommarsi a 27 milioni già a disposizione per raggiungere la cifra di 80 milioni di euro.

Fatto questo toccherà ad una seconda tranche di appalto che riguarderà il resto della città, compresa la zona industriale. Come ricordato dallo stesso Paolo Ajelli erano tre i progetti in campo: oltre a quello prescelto, c’era anche un piano da 27 milioni di euro e uno da 140 milioni con i cosiddetti tunnel intelligenti che sarebbe risultato impraticabile.

«Quello da 80 milioni ha aggiunto ci è sembrato il più realistico e prevede un unico cavidotto per il passaggio delle utenze di acqua, luce, mentre quello del gas sarà in un cavo a parte. Abbiamo dovuto studiare perfino quanto dovesse essere profondo il posizionamento del cavidotto per non creare problemi in centro storico».

Aielli ha ricordato che la struttura dei sottoservizi include anche l’area industriale e può essere immaginata come una corona circolare con tanti raggi. «L’Aquila sarà interamente cablata», ha ricordato l’assessore comunale alla Ricostruzione Pietro Di Stefano.– «Avremo una rete a fibra ottica ad alta velocità di proprietà del comune dell’Aquila che offrirà infinite possibilità per i servizi da fornire all’utenza, ma anche, perché no, da “vendere” ad altri o solo dare in locazione».

Da non sottovalutare inoltre secondo Ajelli il fondo di 20 milioni di euro previsto sempre nella delibera Cipe del 21 dicembre scorso per la cosiddetta “vestizione tecnologica”. Somme che saranno destinate a sistemi di telecontrollo in città soprattutto nel centro storico e smart grid.