
di Marianna Gianforte
Con una media di incidenti stradali e morti sulla strada ancora oltre la media europea, l’Italia ha molto lavoro da fare per invertire la tendenza e rendere le strade sicure. Secondo l’Aci-Istat, nel 2011 si sono registrati in Italia 205.638 incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei morti (entro il 30° giorno) è stato di 3.860, quello dei feriti 292.019. La categoria di veicolo più coinvolta in incidente stradale è quella delle autovetture (66,1%); seguono i motocicli (14,0%), i ciclomotori (5,4%) e le biciclette (4,5%).
È da questi dati che parte l’esigenza di educare i giovani fin dalla scuola – quindi ben prima dell’iscrizione a scuole guida – alla sicurezza stradale: dal rispetto del codice della strada, fino alla capacità di mantenere alta l’attenzione verso tutto ciò che succede intorno, mentre si è alla guida. A tal fine il 15 marzo si terrà la Giornata regionale sulla sicurezza stradale, giunta alla sua seconda edizione.
A istituirla è stato l’Ufficio scolastico regionale, che ha firmato un protocollo d’intesa con il Comitato regionale della Federazione motociclistica italiana, il Compartimento Abruzzo della polizia stradale e la Confindustria regionale.
L’Abruzzo è l’unica regione in Italia ad avere istituito la Giornata regionale sulla sicurezza stradale. A presentarla, all’Ufficio scolastico regionale dell’Aquila, è stato il direttore generale Ernesto Pellecchia, il presidente della Federazione motociclistica italiana (Comitato regionale) Elio Fortuna, Mario Nigro del Compartimento della polizia stradale, il presidente del Moto Club di Lanciano Riccardo Contento e il coordinatore di educazione fisica Antonello Passacantando.
«Vogliamo insegnare ai ragazzi i ‘segreti’ di una guida sicura – ha spiegato il presidente del Moto Club di Lanciano, Contento – andiamo nelle scuole a parlare con i ragazzi, portando come motociclisti le nostre esperienze. Vogliamo insegnare quelle regole alcune volte non scritte che sono indispensabili per guidare in sicurezza. Ricordo che quando non era ancora stata approvata la legge sull’obbligatorietà dell’uso del casco integrale, andavamo nelle scuole convinti che se fossimo riusciti a fare indossare a un ragazzo su 100 il casco integrale, sarebbe stato già un traguardo. Poi è arrivata la legge. Ora ci auguriamo che la Giornata sull’educazione stradale diventi nazionale».
«Nello scorso anno scolastico sono state svolte molte attività con le scuole nell’ambito dell’educazione stradale e della sicurezza – ha spiegato il direttore Pellecchia – per promuovere la cultura della legalità intesa come sistema di valori che tutelano e garantiscono la libertà individuale e sociale. Oltre 100 docenti sono stati formati all’educazione stradale. Ora, con il Protocollo d’intesa, è stata istituita la Giornata regionale della sicurezza stradale».
Le scuole progetteranno attività di diverse tipologie: espressive, grafico-pittoriche, multimediali, percorsi didattici per alunni e studenti, eventi che si svolgeranno nel territorio, per mantenere alto il livello di attenzione su queste tematiche.