Amanat universale

1 febbraio 2013 | 15:41
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Amanat universale

di Renzo Pinterpe

Ricordi ancora,

tesoro universale,

la notte in cui hai incontrato

i tuoi sei assassini,

abbrutiti e inferociti dall’alcol?

Ricordi quando hanno picchiato

il tuo amico e crocifisso te,

inerme farfalla

nel massimo fulgore degli anni?

Mi sembra di vederti,

un momento prima del ratto fatale,

su un anonimo automezzo,

invisibile nel caos di New Delhi,

pura come fiore di loto

galleggiare sul pantano

che t’avrebbe presto ingoiata,

insieme al tuo futuro

e alle speranze di molti…

Io credo che Dio onnipotente,

il nostro Signore universale

abbia già risanato

le tue mortali ferite,

fatto di nuovo risplendere in te

la sublime bellezza.

Io spero che il tuo soffrire,

la disperazione dall’Uttar Pradesh

dei tuoi genitori,

il pianto delle civili persone

facciano pentire

questo squallido mondo,

rinsavire le genti.

Io auspico che ogni donna

finalmente viva

senza il tremito della paura,

in pace e libertà,

perché universalmente dovute.