
«Se io avessi saputo del rischio di un sisma la notte del tragico terremoto, quando provai a chiamare la protezione civile regionale, avrei fatto la stessa cosa dei sindaci della Toscana». Lo ha detto il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, interpellato in merito a quanto accaduto la scorsa notte in Garfagnana quando la popolazione è stata invitata a uscire dalle case.
«Mettere sull’avviso va bene – ha aggiunto il primo cittadino del capoluogo abruzzese – ma va messo in sicurezza l’intero Paese».
Il problema, ha detto Cialente, è che «per una notte, per quattro, per cinque notti si può fare, poi c’é la vita di una città che continua e parlo di scuole ospedali uffici e quindi, in Italia, rimane un grande tema: c’é bisogno di una grande operazione per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici».
Operazione di manutenzione «sugli edifici pubblici e privati – ha spiegato il sindaco dell’Aquila – con investimenti diretti, crediti di imposta o agevolazioni. Ad esempio all’Aquila il patrimonio più danneggiato è stato quello di scuole e uffici».
Mettere in sicurezza anti-sismica il patrimonio italiano, secondo il primo cittadino della città che subì il tragico sisma del 6 aprile del 2009, «determinerebbe anche il rilancio dell’economia e dell’occupazione».
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