Ritardi ricostruzione, Mancurti mostra i numeri

1 febbraio 2013 | 17:29
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Ritardi ricostruzione, Mancurti mostra i numeri

In merito a recenti notizie di stampa relative ai ritardi nella ricostruzione abruzzese a seguito del sisma del 6 aprile 2009, Aldo Mancurti, capo del dipartimento dello Sviluppo delle economie territoriali (Diset) e titolare della gestione stralcio per L’Aquila e i Comuni del cratere, chiarisce che «la trasmissione operativa della contabilità speciale si è potuta perfezionare solo il 19 ottobre, con la registrazione del decreto che istituisce la gestione stralcio della predetta contabilità. Prima di questa data i decreti di trasferimento delle risorse non sarebbero comunque stati efficaci. Peraltro, la gestione stralcio è stata istituita solo per consentire la continuità nel trasferimento delle risorse alla popolazione e agli enti attuatori ed evitarne il riversamento presso il ministero dell’Economia e delle finanze, che avrebbe comportato ritardi di almeno due/tre mesi».

Il capo del Diset, poi, snocciola dati su tutti i trasferimenti ad oggi effettuati: «La gestione stralcio – afferma – in meno di 90 giorni solari (comprese festività) ha trasferito ben 150.139.681,56 di euro tramite 740 ordinativi di pagamento (espletamento di 740 pratiche di controllo sulla relativa normativa e sulle evidenze documentali): circa 1.668.218,68 di euro ogni giorno (sabati e domeniche inclusi) e oltre 8 pratiche di controllo amministrativo-contabile espletate».

E ancora, dei fondi trasferiti, spiega «solo 28 milioni hanno riguardato le spese “obbligatorie” relative all’assistenza alla popolazione, alle proroghe del personale del cratere e alla sicurezza fornita dalle Ffaa. La stragrande maggioranza dei pagamenti hanno riguardato interventi di ricostruzione di edilizia pubblica affidati al provveditorato alle opere pubbliche, alla direzione regionale del Mibac, alle Ater e ai singoli comuni».

Per quanto riguarda, invece, il pagamento degli alberghi in cui sono stati ospitati gli sfollati: «Non ha dato luogo ad alcuna trasmissione di fatture – continua – perché la Regione Abruzzo non le ha mai prodotte. Finalmente, solo il 29 gennaio abbiamo ricevuto la richiesta formale di trasferimento con l’indicazione degli importi esatti, che ci ha permesso di liquidare le risorse». Stesso discorso per il pagamento delle fatture inevase su altri contratti intestati al Commissario delegato per la ricostruzione». Il titolare della gestione stralcio afferma che «esistono molte fatture che i funzionari del Commissario si sono rifiutati di ammettere a pagamento e aspettiamo di capire il perché».

Mancurti controbatte anche sulla questione relativa al trasporto gratuito per gli studenti universitari iscritti all’Ateneo dell’Aquila. «Il trasferimento alla Regione di 1 milione di euro – afferma – che servirà a finanziare il servizio di mobilità degli studenti universitari per l’anno accademico 2012-2013 è stato effettuato il 28 novembre del 2012: più di due mesi fa. La realizzazione del servizio è competenza della Regione, fin dalla gestione commissariale».

Infine, il capo del Diset interviene sulle messe in sicurezza e le demolizioni affidate alle ditte private e al relativo trasferimento dei fondi ai Comuni: «Il venir meno del personale addetto ai pagamenti già da metà novembre 2012, in ferie o indisponibile per l’espletamento dei concorsi volti all’alimentazione degli uffici speciali e degli altri enti, non ha consentito di effettuare un passaggio di consegne. Per questo motivo, abbiamo ritardato i trasferimenti non sapendo quali richieste fra quelle raccolte presso le strutture commissariali e quelle pervenuteci al Dipartimento fossero già state liquidate dal Commissario. Riteniamo possibile risolvere l’[i]impasse[/i] chiedendo a tutti i comuni una apposita autocertificazione».

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