
di Marianna Gianforte
Come spendere le risorse del piano triennale per le Opere pubbliche? A deciderlo saranno i cittadini. O almeno ci si proverà. Arriva il bilancio partecipativo all’Aquila. Partirà con una serie d’incontri che si terranno nelle frazioni con i cittadini, sulla scorta delle assemblee già avviate con l’Ufficio per la Partecipazione nei mesi scorsi. Il programma è stato presentato dall’assessore all’Assistenza alla Popolazione Fabio Pelini e da quello alle Opere pubbliche Alfredo Moroni.
Il Piano triennale per le opere pubbliche stanzia un tetto massimo di 3,8 milioni di euro per il Comune dell’Aquila. Le proposte dei cittadini, che emergeranno dalle assemblee, saranno a loro volta condivise dal Comune. Quelle che avranno il via libera del consiglio comunale saranno finanziate, appunto, nell’ambito dei 3,8 milioni.
«Questa amministrazione vuole realizzare percorsi condivisi – ha spiegato Pelini – il cui obiettivo principale è il bilancio partecipativo. Quest’anno dopo diverso tempo disponiamo finalmente di risorse certe e possiamo fare un vero e proprio bilancio. Nell’ambito di quello di previsione andremo sui territori chiedendo ai cittadini quali sono le loro priorità per quanto riguarda le opere pubbliche, dando voce alle esigenze che nascono dal basso direttamente sul territorio. In questo modo avranno un ruolo diverso le tante frazioni dell’Aquila».
Il bilancio partecipativo «è basato su 5 incontri – ha aggiunto l’assessore Pelini – andremo in tutte le zone della città territorio che dopo il sisma è diventata ancora più estesa e meno coesa tra le sue varie parti. Chi ha idee le condivida con noi. Incoraggiamo questi processi di partecipazione, è fondamentale arrivare nelle frazioni e ascoltare i cittadini troppo spesso lasciati ai margini delle scelte politiche. Lo stiamo facendo anche con il question time».
Per l’assessore Moroni si tratta di «un nuovo modello di bilancio. Nell’ambito del Piano triennale delle opere pubbliche vogliamo ascoltare le priorità della gente, alla quale andremo a chiedere cosa serve nel loro territorio: i lampioni, i marciapiedi, un luogo di aggregazione? Il tutto dentro una strategia unitaria. I cittadini fanno le loro proposte e il Comune nell’ambito delle risorse deciderà tra le varie tipologie di opere pubbliche. Ce ne saranno di maggiore rilevanza. Altre che riguarderanno interventi straordinari particolari sui fabbricati, sulla viabilità e così via. Ma ad essere privilegiato sarà questo dialogo con il territorio, per cui verranno segnalate nell’ambito delle riunioni le esigenze prioritarie per quei territori ai quali noi cercheremo di dare delle risposte».
Gli incontri partiranno il 12 febbraio per Arischia, Cansatessa e San Vittorino. Il 15 sarà riunita l’assemblea dei cittadini di Coppito, Preturo e Sassa. Il 19 per quelli di Roio, Pianola, Monticchio e Bagno. Gli altri appuntamenti saranno resi noti nei prossimi giorni, ma comunque il Comune intende coprire tutte le frazioni.
Alcune proposte di massima sono uscite già nel corso degli 8 incontri che si sono tenuti finora per il question time e hanno riguardato sport, sociale e viabilità.