
Potrebbero avere un fil rouge i tre blitz notturni che si sono succeduti nei giorni scorsi, prima negli uffici comunali di Via Roma, poi all’Asm e l’altra notte nella sede centrale del Comune.
Senza difficoltà ignoti si sono introdotti [url”negli uffici del capo di gabinetto e in quello del sindaco”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=50249&typeb=0&Furto-di-documenti-in-Comune[/url] per visionare, mettere a soqquadro e forse fotografare o asportare, il dossier del 2010 dell’Asm ma non solo.
I custodi di prima mattina hanno fatto l’amara scoperta insieme all’assessore Lelio De Santis. Gli agenti di polizia sono immediatamente giunti sul posto effettuando per buona parte della mattinata i rilievi del caso. Un fatto inquietante per l’assessore De Santis che riferisce di aver visto a terra le buste delle nomine del 2010 alle spa e quelle presentate in questi giorni per i ruoli i direttori e amministratori unici.
De Santis, come pure lo stesso presidente uscente dell’Asm non hanno dubbi, nel mirino c’è l’Asm. «Non è un caso che il primo blitz sia avvenuto negli uffici di via Roma dove c’è l’ufficio protocollo dove sono approdate le nuove domande per le candidature alle spa».
«In azienda – aggiunge Fabiani hanno portato via solo il computer del direttore amministrativo. È evidente che si cerca un documento preciso. Questo è il rebus. Carte che devono scomparire o prese per ricattare qualcuno».
Secondo Fabiani l’Asm è un’azienda scomoda che rompe le uova nel paniere del mercato privato sul trasporto delle macerie e insiste contro tutti per continuare a conferire i rifiuti attraverso un consorzio pubblico, a scapito dei privati.
Il fine dei tre atti potrebbe dunque essere anche intimidatorio. Dello stesso avviso il sindaco Massimo Cialente: «Hanno messo le mani sui fascicoli delle nostre aziende, in particolare dell’Asm. O c’è il problema della discarica oppure, visto che ho chiesto una commissione d’indagine, qualcuno cerca un documento che non deve uscire». L’amministrazione sta conducendo una battaglia per continuare a conferire i rifiuti nell’impianto pubblico Segen.
«La gravità di questa vicenda non diventi per qualche opportunista – dice invece Rc – motivo di speculazione politica e tutto il consiglio comunale con l’amministrazione in testa si attivino per condurre una grande operazione di trasparenza che nella nostra città non è più rinviabile. Chiudere la porta ad ogni ipotesi criminale passata, presente e futura è un dovere di tutte le forze politiche presenti in città».
Ieri sera c’è stato un incontro al quale ha partecipato anche il presidente Asm in occasione del quale è stata avanzata la necessità di porre telecamere all’ingresso delle sedi comunali.