Restituzione e soppressione Imu, sì

5 febbraio 2013 | 19:16
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Restituzione e soppressione Imu, sì

«Un’eventuale restituzione agli italiani dell’Imu sulla prima casa non deve in alcun modo intaccare le risorse incamerate con quel balzello dai Comuni, le cui casse nel 2013 saranno fortemente provate dal taglio di 2 miliardi della spending review, ma anche dalla rigidità del patto di stabilità e dalla Tares, che avremmo preferito fosse applicata a cominciare dal 2014»: lo spiega il sindaco di Ascoli e delegato Anci alla finanza locale, Guido Castelli, che commenta così l’ipotesi avanzata da Berlusconi di restituire agli italiani l’Imu 2012 sulla prima casa.

«Servono garanzie per i Comuni – insiste Castelli – sia nel caso della proposta Berlusconi, sia per quelle di Monti e Bersani, i quali anch’essi, pur se in maniera diversa, hanno annunciato in questa campagna elettorale profondi cambiamenti per l’Imu 2013 sulla prima casa». Piuttosto, propone, «sarebbe necessario che una parte degli incassi in eccesso alimentassero il fondo di solidarietà da cui inevitabilmente dovranno attingere quei Comuni i cui territori sono caratterizzati da una forte presenza di capannoni produttivi – la cosiddetta categoria D, il cui gettito va allo Stato – per evitare squilibri».

Ma in generale l’ipotesi di restituzione dell’Imu, che riguarderebbe una cifra intorno agli 8,6 miliardi (4,3 miliardi incassati nel 2012 e altrettanti per il mancato gettito di quest’anno), non viene giudicata male da Castelli: «non vedo nulla di scandaloso nella proposta di Berlusconi, soprattutto se ci si ricorda che nel decreto sul federalismo fiscale veniva chiarito che l’imposta veniva applicata soltanto sui fabbricati diversi dalla prima abitazione.
E del resto – conclude – un’operazione analoga a suo tempo la fece anche il premier Romano Prodi con la restituzione della cosiddetta tassa per l’Europa».