Unite, un progetto di ricerca sull’obesità

5 febbraio 2013 | 12:34
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Unite, un progetto di ricerca sull’obesità

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha finanziato con 864.000 euro un progetto nazionale di ricerca coordinato da Claudio D’Addario, ricercatore di biologia molecolare del dipartimento di scienze biomediche comparate e docente della facoltà di agraria dell’università di Teramo.

Il progetto, dal titolo “Studio dei meccanismi epigenetici coinvolti nei disordini alimentari e nell’obesità per la scoperta di nuovi target farmacologici” è stato finanziato con i Fondi per gli Investimenti della Ricerca di Base ed è stato presentato da 4 ricercatori che, oltre a quello teramano, provengono dalle Università di Roma “La Sapienza”, Milano e Camerino.

Con questo programma il Miur si propone di sostenere le eccellenze scientifiche emergenti e presenti presso gli atenei e gli enti pubblici di ricerca, per rafforzare le basi scientifiche nazionali, anche in vista di una più efficace partecipazione alle iniziative relative ai Programmi Quadro dell’Unione Europea.

«Il progetto – ha sottolineato il coordinatore Claudio D’Addario ‒ intende studiare l’importanza di meccanismi epigenetici nella progressione dei disturbi dell’alimentazione e dell’obesità sia nei modelli animali che nell’uomo. L’obiettivo sarà quello di fornire informazioni neurobiologiche sul ruolo di diversi composti di origine naturale e non che potranno essere testati per la loro capacità di controllare questi disturbi».

«Questo approccio – ha concluso il ricercatore dell’Università di Teramo ‒ sarà adottato per identificare nuove modalità terapeutiche che possano essere rapidamente trasferite alla pratica clinica».

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